Il ritratto del successo dello Spezia sul Cittadella è tutto per i fratelli Esposito, che alla doppietta (e due assist e mezzo) di Salvatore e alla rete di Pio aggiungono anche il bis del terzo di famiglia, Sebastiano, che a Verona timbra due volte all’Hellas. Su tanti quotidiani oggi troviamo la bella storia di questa famiglia che sta rappresentando il futuro del calcio italiano. La Gazzetta Dello Sport ricorda che già a settembre era successo che tutti segnassero insieme, ma questa è la prima volta in cui avviene lo stesso giorno e anche più o meno nello stesso tempo. La rosea riporta le parole del padre Agostino, ieri al Bentegodi: “È stata una festa dell’Immacolata bellissima, la ricorderò per sempre“.
Da Castellammare in poi
Dal 2010 la vita dei tre fratelli è cambiata: l’osservatore Clerici, scomparso prematuramente nel 2018, nota un giovanissimo Sebastiano e convince la famiglia a trasferirsi a Brescia, con tanto di tutti e tre i ragazzi alla Voluntas, ma il passo da Brescia a Inter è breve. Due di loro, Seba e Pio, sono ancora di proprietà nerazzurra, Salvatore è tutto dello Spezia, ma le origini non si scordano mai ed è solo di poche settimane fa l’inaugurazione del nuovo campetto nel Rione Cicerone.
Oro bianco
Salvatore e Pio nello Spezia terzo in B stanno letteralmente trascinando la squadra. Il primo nel mito di De Rossi, che lo ha poi allenato alla Spal, il secondo è un centravanti potente, vero attaccante. Il numero 5 è abilissimo sui calci piazzati, il 9 i gol li sta segnando in ogni modo e sono già 8 con quello di ieri, oro vero se confrontati ai tre dell’anno scorso.
Non sono gli unici
La rosea ricorda un altro dettaglio curioso: gli Esposito non sono gli unici fratelli ad avere fortuna nel pallone: nel Novecento ci sono stati i Sentimenti, addirittura quattro.