Sono bastate poche righe per far finire un sogno. Il ricorso presentato ieri da un tifoso al TAR ligure non ha ricevuto esito positivo, ma una respinta netta con una motivazione stringata. “Deve prevalere la tutela preventiva dell’interesse pubblico alla sicurezza su quello privato alla visione della partita di calcio“, così recita nella sostanza il fascicolo con cui il Tribunale ha deciso di avallare la scelta prefetto genovese, che qualche giorno fa ha deciso di vietare la trasferta. Non c’è quindi più speranza per i tifosi spezzini, che dovranno rimanere a casa come determinato: “Le valutazioni operate dal comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive condivise dal Prefetto di Genova hanno natura discrezionale e si attengono alla materia della sicurezza pubblica” si legge in un altro passaggio riportato questa mattina da La Nazione.
Rischio incidenti? Ma i precedenti…
Nella sostanza, quindi, nel rischio di incidenti fra le tifoserie ha prevalso la cosiddetta “cautela preventiva“. Una beffa doppia per tutti, visto che il TAR ha fissato l’udienza per la trattazione collegiale al 10 gennaio…
All’interno del ricorso presentato, si legge, si riteneva anche che la scelta del Prefetto fosse “limitativa delle libertà tutelate dalla Costituzione“: ma nemmeno questo è servito. Neppure i precedenti hanno fatto scuola: altri tribunali, ad esempio quello piemonte e lombardo, si erano invece pronunciati a favore delle tifoserie.
Pagliacci…
Non voglio certo toccare il campo politico, ma se permettete manifestazioni e cortei di pluralità politiche che poi da anni ,sappiamo tutti, degenerano immancabilmente in distruzioni e feriti, mi spiegate lì dove “prevale la TUTELA DELL’ INTERESSE PUBBLICO”?