Nel suo consueto approfondimento sulle colonne de Il Secolo XIX, Claudio Onofri ha espresso il suo parere sulla sfida fra Sampdoria e Spezia in programma questo pomeriggio al Ferraris. Due squadre profondamente diverse, per morale e classifica, con un nuovo allenatore per i blucerchiati e una salda guida per gli aquilotti. Una sfida nella sfida fra Semplici e D’Angelo, ma anche fra i fratelli Esposito e i bomber Coda e Tutino. Ecco l’estratto dell’approfondimento.
Che sfida
«Attenti a quei due» è una serie televisiva britannica ideata nel 1970-71 e attualmente registrata e prodotta allo Stadio Picco di Spezia. Leonardo Semplici non appena arrivato a Bogliasco si è dedicato alla visione delle strabilianti giocate dei fratelli Francesco Pio e Salvatore Esposito che, suo malgrado, gli appariranno dal vivo al Ferraris oggi pomeriggio con gli inarrestabili aquilotti d’annata. Otto reti il giovane centravanti classe 2005, 5 il più “anziano” centrocampista (nato il 7 ottobre del 2000) che riporta nel suo taccuino anche 6 assist vincenti. Ma nello Spezia non ci sono solo i due fratellini, è tutto il collettivo che il neo allenatore blucerchiato dovrà studiare con l’obiettivo di arginare quella che a tratti sembra una corazzata inaffondabile condotta al timone dal geniale Luca D’Angelo. Per non parlare di Nicolò Bertola, 21 anni, prestato due anni fa al Montevarchi in Serie C, difensore centrale che grazie ai suoi 192 cm ha siglato 3 gol di testa, due su corner e uno su punizione laterale, palle inattive eseguite dal piede magico del Salvatore succitato. L’intoccabile 3-5-2 di D’Angelo incassa pochi gol (10 al momento, miglior reparto in classifica) riuscendo ad attaccare con tanti effettivi che creano spesso superiorità numerica in ogni zona di campo: 27 le reti segnate, 9 in meno del Sassuolo che non fa testo in questo campionato.