Affidarsi al fortino Alberto Picco. È uno dei temi di questo Spezia-Juve Stabia, che porta con sé un’imbattibilità che dura da febbraio nello stadio di casa. Scrive Il Secolo XIX: sono 117 giorni da qui a Spezia-Cremonese del 9 maggio, ultima nella Regular Season, un ultimo tassello del percorso. Restano dieci partite in casa (con oggi) e otto fuori, con trasferte tutte vicine. In Viale Fieschi arriveranno le grandi: Sassuolo, Pisa e Cremonese, per uno stadio che dopo l’anno scorso per la salvezza ora vuole essere decisivo anche per la parte alta della classifica.
Fortezza
I bianchi, insieme al Pisa, sono gli unici a non aver ancora perso in casa con sette vittorie e due pari, con ultimo KO a febbraio scorso per mano della matricola Feralpisalò. Ben 15 partite senza macchia per D’Angelo e i suoi, che dalle gare di casa vogliono costruire un bottino importante. Un aiuto psicologico importante per la squadra, che ricorda la striscia degli Invincibili di Mandorlini in C2, imbattuti in una serie infinita di gare. Il quotidiano ne ricorda un’altra: fra il 1976 e il 1977 con Bumbacar e Sonetti.
Porta blindata
Oggi, si legge, lo Spezia ha dalla sua anche un’altra prerogativa: quella di aver collezionato clean sheet come nessuno. Ben 11, come Napoli e Carrarese, 10 per Gori e uno per Sarr. I tre gol incassati a fine anno devono far riflettere, Chichizola appena tornato aiuterà. Stadio, difesa e calore: tre ingredienti per tenere lo Spezia più in alto possibile.