Non si placano le polemiche sul divieto di trasferta per i tifosi aquilotti in Carrarese-Spezia. Un provvedimento definito ingiusto anche per le motivazioni addotte, gravi ma risalenti ad anni fa e senza il calcio di mezzo. Attraverso le pagine de La Nazione, il tifoso aquilotto Gabriele Pierini dei Belini Frizzanti pensa di presentare un nuovo ricorso al TAR. Lui stesso aveva preso posizione contro lo stop al Ferraris: “Motivazioni non condivisibili, grave che si adottino due pesi e due misure” spiega. Anche Lorena Bardi del Club Cavatorti è di avviso simile: “Non si capiscono le motivazioni per cui con la tessera ci siano queste restrizioni“. Con loro tanti altri, che ribadiscono lo stesso concetto, ovvero l’impossibilità di andare a seguire la squadra in una partita sentita e molto bella per motivazioni risibili. Infine, l’avvocato Luigi Fornaciari Chittoni auspica che lo Spezia “faccia ricorso al TAR, perché si rischia di compromettere l’esito del campionato“.
Indignazione e sgomento
Anche Il Secolo XIX ha dato spazio al pensiero dei tifosi dopo il no da Carrara: “Provvedimento che fa pensare che siamo tutti delinquenti, una mina vagante con squadroni di facinorosi che distruggono tutto ciò che incontrano. Noi non ci stiamo“. Da parte di molti c’è l’auspicio che anche le autorità scendano in campo manifestando dissenso: “Vorremmo che anche sindaco, giornalisti e altri si rifiutassero di partecipare alla prepotenza ai nostri danni“. Dopo Genova e le restrizioni per Castellammare e Bari ora un’altra interdizione, con possibile altre all’orizzonte. “Se prefetti e questori non sono in grado di svolgere il loro compito abbiano la dignità di dimettersi e lasciare campo a chi dimostri di avere la capacità di risolvere certe cose” si legge ancora.
PERACCHINI: “MANCANO MISURE DI CONTROLLO. IL RICORSO È POSSIBILE”