Alla vigilia di Carrarese-Spezia, La Nazione ha chiesto un parere sulla partita all’ex bomber Oscarino Tacchi, indimenticato mattatore del Dei Marmi nel 1988, con Carpanesi in panchina. Indelebile il gol del successo dopo nemmeno un minuto con praticamente una città intera alle spalle, una carica pazzesca. Lo stesso Tacchi castigò poi i marmiferi anche al ritorno, segnando all’ultimo minuto. Quella partita al Dei Marmi, con Lippi in panchina, vide le Aquile vincere difendendosi alla grande, ricevendo il bagno di folla al rientro in città. Purtroppo stavolta i tifosi aquilotti non ci saranno per il divieto di trasferta: “Non va bene, il derby è una sfida sportiva da giocare in campo, ben vengano gli sfottò che mai devono sfociare in altro. Oggi basta che una partita sia considerata a rischio che si blocca tutto, è una questione di cultura” spiega. Inevitabilmente, lo Spezia sarà più in difficoltà senza i propri sostenitori: “Tutto ciò non è sportivo, dovrebbe intervenire la Federazione” dice Tacchi.
Impronosticabile
Il derby fa ovviamente partita a sé, non è possibile fare pronostici: “La classifica non conta, ma è fondamentale il carattere dei calciatori. Pio potrebbe essere l’arma in più, ma credo molto nel collettivo che sa fare la differenza. Lo Spezia è sempre stato all’altezza“. Una squadra che può ancora lottare per i primi due posti: “Il campionato è lunghissimo, il Pisa potrebbe rallentare. Di certo lo Spezia non dovrà mollare mai, chi insegue ha sempre entusiasmo e quando i risultati arrivano si va come treni” conclude Tacchi.