Un derby saltato per squalifica e una voglia grande così di esserci contro il Sassuolo. Per Francesco Cassata, da spezzino, la gara del Dei Marmi sarebbe stata speciale, ma alla fine si è dovuto accontentare. Stavolta i gialli non c’entrano, ma il santerenzino ha pagato una lite in panchina nella partita con la Juve Stabia: “C’era molta tensione – racconta a Il Secolo XIX – penso che l’arbitro abbia pescato nel mazzo chi espellere. Peccato, con la Carrarese sarebbe stato bello giocare, ma è stata grande la gioia di vedere i compagni vincere una partita non semplice né scontata. Loro hanno sempre fatto risultati importanti e uno 0-4 così è un motivo di grande orgoglio” dice.
Arriva la capolista
Ora la testa è sul Sassuolo, altra gara particolare vista la sua statura di ex, datata 2017/’18. Allora Berardi era già in Prima Squadra, Pierini emergeva dalla Primavera e sono gli unici reduci. Cassata racconta di un Berardi che già faceva la differenza in A, ma non sarà l’unico pericolo: “All’andata abbiamo giocato alla pari, ora loro hanno fatto il vuoto. Servirà una partita da Picco, partire forti da subito“. Poi un retroscena: a 19 anni, in prestito ad Ascoli dalla Juventus, lo cercò Klopp prima dal Borussia Dortmund e poi dal Liverpool, ma dai bianconeri arrivò un no.
Che forza
Il presente si chiama Spezia, rinato dopo le difficoltà dell’anno scorso: “Abbiamo costruito un gruppo solido e focalizzato su un obiettivo comune, il segreto per fare bene ovunque” spiega. Rispetto all’anno scorso c’è un Pio Esposito sbocciato oltre all’esplosione di Salvatore. Ma secondo il centrocampista ci sono tanti giocatori di qualità e le individualità vengono fuori. Il tutto grazie alla regia di D’Angelo: “Sa farci sentire sereni e determinati“. E poi, naturalmente, c’è la maglia bianca, che per ogni spezzino che si rispetti è speciale: “Dà una grande energia, è il sogno di ogni bambino e la spezzinità fa sempre bene al pubblico. Domani ci sarà un Picco infuocato. I nostri tifosi ci sono sempre stati vicini anche quando le cose non andavano. Non mancheranno nemmeno domani” conclude.