Mancherà per squalifica contro il Cittadella, ma la stagione di Pio Esposito è già da incorniciare. 11 reti in campionato gli valgono il primato in classifica cannonieri, in compagnia di Iemmello, oltre a una crescita esponenziale con la maglia dello Spezia. Questa mattina La Gazzetta Dello Sport lo ha intervistato fra presente e futuro a tinte nerazzurre dell’Inter, che ora insegue un sogno: “Iemmello mi ha fatto i complimenti quando abbiamo giocato contro. Il mio gol a Catanzaro è stato il più bello di quest’anno, ma lui me l’ha detto prima della partita” sorride. D’altronde, la classifica marcatori non può non essere un obiettivo per un attaccante, anche se vengono pure i traguardi di squadra.
Sogno nel cassetto
A pochi giorni dalla vittoria sul Sassuolo, il centravanti rimarca la qualità aquilotta: “Al Picco è dura per tutti, puntiamo anche su questo per giocarci la A. Vogliamo farlo in ogni modo, dobbiamo continuare così anche se ci saranno i play-off. Lo Spezia in A? Mi farei un tatuaggio. Ne ho due e devono essere dispari…” svela. La scelta di tornare a Spezia dopo la scorsa stagione sta pagando: “Ho insistito anche io oltre a D’Angelo, c’è voluta forza di volontà ed è stata la scelta migliore“. E anche giocare insieme al fratello Salvatore non è poco: oltre a condividere preferenze culinarie c’è anche il campo: “Ci troviamo a meraviglia, perché lui ha il talento dell’ultimo passaggio e una grande intelligenza tattica“. E in effetti i numeri parlano per loro.
L’Inter in testa
Il futuro, almeno a livello di cartellino, è a Milano: “Ci penserò più avanti. Oggi sono in B, sentirmi pronto per l’Inter è difficile e non so come sia la Serie A. Per sentirmi pronto dovrei prima provarla. Sono onorato che il club abbia rifiutato offerte per me, significa che ha grande considerazione. Per me l’Inter è tutto, sono credito lì e ho visto più la Pinetina che casa mia. L’estero? Mai dire mai, ma ho sempre preferito l’Italia” spiega. E anche sulla Nazionale il discorso può attendere: “L’Italia è fra le più forti al mondo, io gioco in B e ci sono tanti attaccanti molto forti. Per me la maglia azzurra è un grande orgoglio, perché rappresenta il mio Paese. Sfidare le altre nazionali mi carica, ho fatto gol importanti
Caratteristiche
A far parlare di lui sono i numeri che sta mettendo in campo, oltre al modo di giocare: “Sono sempre stato così, anche nelle giovanili. Ho sempre giocato così, me lo insegnava Chivu nell’U14. L’anno scorso in B dovevamo salvarci, quindi dovevo fare molto più lavoro sporco”. E intanto ha un messaggio chiaro: “Lo mando ai miei compagni. Sabato sarò squalificato, pensateci voi a vincere. Ma tanto D’Angelo fa sempre le scelte giuste” conclude.
Se ce la giochiamo al PICCO caro PIO è FATTA 😜😜😜