30 Gennaio 2025 - 15:41

D’Angelo: “Cotinuiamo a spingere, dipende sempre tutto da noi”

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A due giorni da Cittadella-Spezia, il tecnico aquilotto Luca D’Angelo ha parlato in conferenza stampa dei temi della partita, in una giornata in cui il focus è stato tutto per i rumors relativi alla cessione della società. Ecco le considerazioni dell’allenatore.

Le parole di D’Angelo

Sul momento: “Dobbiamo continuare a spingere come abbiamo fatto fino ad ora, dando tutto. La classifica non la guardiamo, ogni partita va giocata come quasi tutte quelle giocate fino ad adesso. La cosa importante è non pensare a quello che fanno le altre, ma a quello che posso fare noi. Cercheremo di vincere a Cittadella, così non ci serve pensare a ciò che combinano le avversarie. L’entusiasmo può aiutare a dare di più perché i tifosi si aspettano molto. Questo deve essere carburante per noi”.

Sulle assenze: “A Cittadella mancheranno Soleri e Nagy, gli altri stanno abbastanza bene. C’è qualche problemino da valutare i rifinitura, ma in generale la squadra sta bene”.

Sull’attacco: “Čolak? Può giocare dall’inizio o subentrare, non credo abbia bisogno di riscatto perché non ha avuto grandi cose da farsi perdonare. Ha importanti capacità, mi auguro che le faccia vedere. Kouda può fare sia la punta che il centrocampista, sceglieremo al meglio. Entrambe le soluzioni sono fattibili: anche dal centrocampo mi aspetto tiri e inserimenti, aspettiamo i gol dalla mediana anche se tutti stanno facendo molto bene”.

Sul Cittadella: “Non sarà semplice, è una squadra fastidiosa specie al Tombolato. Molti hanno sofferto sul quel campo, non solo loro all’andata. Possono dare noi a tutti e là non è mai facile”.

Sul mercato: “Ribadisco, sono in disaccordo col mercato aperto durante il campionato, ne va della regolarità. Si affrontano squadra non rinforzate che più avanti diventano molto forti. Non è un torneo alla pari e secondo me la logica è sbagliata. Ci sono dieci giorni di stop e si dovrebbero usare quelli, tanto chi ha soldi può spenderli anche in pochi giorni invece che in un mese”.

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