Giuseppe Di Serio, attraverso i microfoni de La Nazione, rilancia le ambizioni dello Spezia: “Meritiamo un bel 7,5 finora, ma il voto migliore lo riservo alla fine del campionato se centreremo l’obiettivo” spiega. L’attaccante ripercorre la sua carriera, iniziata dall’Eccellenza a Taranto per poi passare al Benevento: il sogno da carabiniere svanito e un carattere messo in campo, fino ad arrivare allo Spezia. “Una città bellissima con persone fantastiche” dice il giocatore, che ama il mare e passeggiare sul lungomare, appassionato di tennis e di sport. Al secondo anno in maglia bianca si guarda indietro: “L’anno scorso abbiamo raggiunto una salvezza straordinaria, questa stagione avrei voluto segnare un po’ di più, ma c’è tempo. Faccio finta di essere arrivato a gennaio, come l’anno scorso, per vivere un 2025 sulla falsa riga del precedente” sorride.
Obiettivi
Intanto lo Spezia è lì in alto, grazie a un grande gruppo e un feeling importante con i nuovi arrivati. Sui compagni pochi dubbi: “Bandinelli, Vignali e Cassata sono i più scherzosi, ma anche Elia e Degli Innocenti, mentre fra i trascinatori dico Hristov e Chichizola“. All’orizzonte ci sono cinque gare prima del derby col Pisa: “Dovremo cercare di arrivare a quella gara con distacco minimo, per giocarci lo scontro diretto. Devo tutto a Inzaghi, lui mi ha lanciato fra i professionisti“. Ma sulla parolina magica che può diventare l’obiettivo Di Serio non si scompone più di tanto: “Pensiamo di partita in partita e rimanere attaccati a chi ci precede, poi tireremo le somme. Anch’io desidero andare in A, ma sono cauto“. Intanto sabato arriva il match col Cittadella: “Non sarà semplice, dopo un 5-0 dell’andata hanno collezionato 14 punti. Cercheremo comunque di vincere” conclude.
