Joel Pohjanpalo, acquisto di caratura top del Palermo, si è presentato questa mattina in conferenza stampa parlando della scelta di sposare la causa rosanero ma anche di tornare al Picco domenica prossima. Il finlandese, arrivato per innalzare il tasso tecnico e di gol della squadra di Dionisi, era stato a giocare contro lo Spezia nell’incredibile ultima giornata dell’anno scorso. Vi proponiamo le sue principali considerazioni.
Le parole di Pohjanpalo
Sulla nuova avventura: “Il capitolo Venezia è chiuso, certe volte bisogna pensare alla carriera e a quanto posso ancora dare. Nel calcio le cose cambiano in fretta: ora sono qui e sono pronto per il Palermo. Ho trovato una grande accoglienza e sentire il mio nome urlato da tantissimi tifosi è stato speciale. I primi contatti sono arrivati un paio di settimane fa e mi è subito stato chiaro che il Palermo sarebbe stata l’unica squadra di B con cui avrei voluto giocare”.
Su cosa gli chiede il tecnico: “Dionisi si aspetta da me i gol, è il mio lavoro. Sono qui e spero di farne il più possibile, è quello che un attaccante deve fare. Spero di poterli subito fare al meglio. Tatticamente mi trovo meglio sia come prima punta che con un compagno accanto”.
Sull’obiettivo play-off promozione: “Conosco bene la difficoltà della B e la voglia di questo club di ritrovare la Serie A. Sento la responsabilità e la pressione di giocare nel Palermo: naturalmente sarebbe possibile arrivare alla promozione tramite i play-off, tutto è possibile. Se lavoreremo seriamente in allenamento e in partita saremo ricompensati. Qui c’è lo stesso obiettivo per tutti e lavoreremo in quell’ottica”.
Sugli obiettivi personali: “Essere stato capocannoniere è stato n grande traguardo, ma ora ricomincio da capo. Voglio concentrarmi sulla squadra e rispondere alle aspettative. Arrivo in una rosa già formata, voglio trovare il mio posto e capire come lavorare con gli altri. Pressioni e aspettative sono un carburante per i giocatori, ognuno si nutre di questo. È molto bello far parte del City Group, ma non sono l’Haaland del Palermo: io sono io e sono diverso, non mi piacciono i paragoni. Voglio essere ricordato per essere Pohjanpalo”.