8 Febbraio 2025 - 09:55

Dopo 4 anni finisce l’era Platek: un progetto riuscito a metà

post

Dopo 4 anni insieme, si è chiusa ieri l’epoca Platek allo Spezia Calcio. Dall’11 febbraio 2021 al 7 febbraio 2025, la famiglia americana ha seguito il club con alti e bassi. Alla fine, nel bilancio tracciato da La Nazione, il progetto sbandierato dal patron Robert di mantenere la società in A a lungo e giocare in uno stadio ammodernato è riuscito soltanto a metà: oggi il Picco è splendente con la copertura completata, costato 15 milioni di euro totali, ma la squadra è retrocessa in B.

Bilancio

Nel complesso, si legge, c’è stata grande lungimiranza negli investimenti strutturali, ma anche molti colpi a vuoto in quelli sportivi: gli addii frettolosi di Meluso, Thiago Motta, le gestioni non certo perfette di Pecini e Macia. Ci sono state importanti plusvalenze: Kiwior su tutti, poi Holm, Nzola e Kouda, a fronte però di calciatori che sono stati spesso poco più che meteore. Fra questi il quotidiano ricorda soprattutto Sher, Sanca, Podgoreanu, Nguiamba, Stijepovic, Mraz, Strelec, Moutinho, Krollis, Mühl. E anche nomi più altisonanti che alla fine sono stati quasi un flop: fra gli altri Ekdal, Kovalenko, Bourabia, Shomurodov, Caldara, Zurkowski e Antonucci. Tutte scelte che hanno determinato importanti perdite a livello economico, poi acuite dalla discesa in B e che hanno contribuito al graduale disimpegno. Ieri Corradino ha idealmente salutato la famiglia americana, arrivata con ottime intenzioni poi di fatto tradotte a metà in realtà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *