Se c’è un tabù che Filippo Inzaghi vorrebbe infrangere è quello dei confronti diretti con Luca D’Angelo. Il tecnico spezzino è finora infatti imbattuto contro il collega campione del Mondo, tanto che nelle sue prossime 200 panchine ci sarà spazio per una sfida nella sfida. Un confronto che, secondo il Corriere Dello Sport, non sarà decisivo viste le nove partite ancora in calendario anche se un successo di una o dell’altra potrebbe spostare molto a livello psicologico. Gli episodi potrebbero risultare determinanti, anche perché è una partita decisamente sentita da parte di entrambe: nel 2020 D’Angelo espugnò il Picco alla guida del Pisa, mentre il successo più recente delle Aquile è datato 2005 (2-0, doppietta di Guidetti). A sostenere i toscani non ci sarà un “muro nerazzurro” come a Reggio Emilia, ma la squadra non sarà remissiva: nelle prime otto giornate di ritorno il cammino è stato simile, con 14 punti per il Pisa e 13 per lo Spezia.
Cambio modulo per il Pisa?
Alla ripresa degli allenamenti, Inzaghi è stato chiaro: «Bisogna ripartire dal 2º tempo di Reggio Emilia». Ciò lascia intendere la volontà di un atteggiamento più aggressivo per provare a togliere l’iniziativa agli avversari, ma anche alla possibilità di un cambiamento tattico passando al 4-2-3-1 ben assorbito dalla squadra in un contesto non semplice. Il nuovo modulo prevede il contemporaneo impiego di Tramoni e Morutan: Inzaghi ci sta lavorando da qualche settimana, ma è frenato dalle condizioni fisiche non ancora perfette dei due “genietti” destinati a far lievitare il gioco offensivo nerazzurro. E’ un’ipotesi che domenica potrebbe diventare realtà.
Gli episodi sono quasi sempre determinanti, se poi la fortuna o altri fattori esterni te li girano a favore, hai già fatto metà percorso.