Verso Spezia-Pisa è il fante di Speza Luca Vignali a inquadrare la partita contro il Pisa a suon di sogni e speranze, per quella che è a tutti gli effetti una gara che può valere una larga parte di stagione. Un match in cui dare il massimo e in cui gli avversari avranno tutto da perdere, oltre che dal campanilismo amplificato: “Daremo il massimo in uno stadio fantastico, io e Cassata siamo nati qui, è normale sentirla in modo particolare. Ma i brividi per me ci sono in ogni gara in casa, quando vedo il nostro Picco pieno” dice a La Nazione. Per tutti, nonostante 210 presenze in B e un rinnovo in ponte, è ancora il ragazzino cresciuto nel vivaio: “Corro ancora così – sorride – ma ora c’è più esperienza e sono più ‘veterano’. Ma sono anche in buona compagnia visto che ci sono anche tanti altri. Per me è grande soddisfazione essere un punto di riferimento per la mia città. Lavoro duramente ma col sorriso“.
Gara clou
Quella contro i nerazzurri sarà una delle più importanti della sua carriera: “Non è come le altre, la classifica la vediamo tutti. Metteremo lo stesso spirito di sempre. Ma non sarà mai come la finale play-off” spiega. Dopo quella resteranno altre nove gare, ma è importante ricordarsi gli obiettivi e da dove viene lo Spezia: “La pressione sarà tutta sul Pisa, devono essere obbligati a tenerci a distanza. Noi sicuramente lotteremo fino alla fine senza rimpianti“. Quindi, Vignali ricorda i primi derby visti da ragazzo, menzionando la finale di Coppa Italia del 2012 con Serena in panchina e la festa per la conquista del trofeo.
Picco super
Sarà anche una partita da cuori forti e in un Picco tutto esaurito, un altro dettaglio che può fare la differenza: “Ci dà sempre una spinta incredibile, vogliamo sempre dare il massimo e ci proveremo anche stavolta. Il cuore caldo ci vuole sempre, vorrebbe dire che il calcio non trasmette emozioni. Ma serve sempre la giusta lucidità” spiega. Nessuna scaramanzia particolare per Vignali, che prima osserva lo stadio vuoto all’arrivo e poi lo rivede pieno all’uscita dal tunnel, già lì sono brividi. Infine, una notazione sulla squadra: “Non siamo affatto stanchi. Abbiamo interpretato sempre al massimo le partite, sia fisicamente che tecnicamente” chiude.
