Dici Spezia-Pisa e pensi a Igor Zaniolo. Che non è solo il padre dell’attaccante della Fiorentina, ma anche un personaggio molto noto della maglia bianca. 123 presenze con lo Spezia e 41 reti, per un giocatore che ha avuto un ruolo chiave anche nelle gare contro i toscani. La Nazione lo ha intervistato questa mattina ripercorrendo innanzitutto quel 3-0 datato 2000, anche allora un Picco splendido: “La doppietta di Fiori e il mio gol sotto la Ferrovia furono memorabili. Quando segnai venne giù la curva, c’era una grande elettricità e un bellissimo mix con la gente. Ogni tanto mi ritrovo a vedere qualche immagine di allora, roba da brividi” spiega. Una parentesi in un momento di carriera indimenticabile per Zaniolo, che da subito si è sentito parte integrante della città e della gente. Poi il ricordo del compagno Fiori, che entrerà domenica nella Hall of Fame, ma anche il match di oggi.
Clima infuocato
A distanza di anni, ora le due squadre si giocano qualcosa di importante: “Lo Spezia deve vincere, con un pareggio i punti di svantaggio resterebbero sei. Se arrivasse un successo ci saranno benefici a livello mentale, anche se il terzo posto è ottimo anche per i play-off. Ma dopo aver vinto col Sassuolo può battere anche il Pisa. E D’Angelo è davvero bravo“. Nel parlare dello Spezia attuale non può mancare una menzione per Pio Esposito: “Mi ci rivedo un po’ nel modo di giocare e di interpretare la gara. È un talento purissimo, avrà una grande carriera“. E il Picco darà una mano: “Avrà un ruolo fondamentale, come sempre. Potrà essere davvero l’ago della bilancia e lo è sempre stato. Tiferò a distanza lo Spezia, in attesa di tornare al Picco, magari in Serie A per un desiderio che abbiamo tutti“.