10 Marzo 2025 - 17:35

Gazzetta – Retroscena Platek: 66 milioni spesi nel miraggio Spezia

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Attraverso l’approfondimento economico di Sport & Business, Gazzetta.it ha stilato un focus particolare sulla proprietà dello Spezia, passata dalla famiglia Platek a FC32 soltanto da poche settimane. Marco Iaria, nota firma economica della rosea, ha evidenziato come la proprietà della Westchester che faceva capo ai proprietari del club bianco rappresenti un caso di scuola che palesa “l’altra faccia dell’America”.

Il Belpaese chiama

Negli ultimi anni sono molte le proprietà passate a stelle e strisce, non solo in A: in generale si stima che circa 1/3 delle squadre dei massimi campionati europei sia a gestione americana. Il motivo? Fondamentalmente va ricercato nelle condizioni favorevoli del nostro Paese rispetto a quelle oltreoceano, oltre alla possibilità di sviluppare strategie e investimenti elle infrastrutture. Il “tranello”, per molti, è dietro l’angolo: una volta sbarcati in Italia gli ostacoli sono una mentalità provinciale e l’estrema lentezza della burocrazia nostrana. Un problema soprattutto per chi viene dal mondo della finanza, famiglie più che fondi veri e propri, proprio come i Platek di MSD Capital.

Parabola incredibile

Il focus spiega come Robert Platek abbia rilevato lo Spezia il 10 febbraio 2021 da Volpi, versando 14 milioni di euro al vecchio patron, come da atto notarile citato dalla rosea. A seguire 8 milioni di prestito, convertito in equity, con versamenti che diventeranno 19 milioni per l’annata e 13,2 nella successiva. La scorsa stagione sono arrivati altri finanziamenti di prestiti di MSD Capital per complessivi 11,5 milioni, che diventano apporto patrimoniale. Il totale, allo scorso gennaio, dice 66 milioni totali di investimento di Platek nello Spezia, fra acquisto e versamenti. Troppi. È il momento di cedere la squadra, che diventerà di Paul Francis e della sua FC32 al prezzo simbolico di 1 euro.

Il retroscena

Ma che cosa ha spinto Robert Platek a fare un passo indietro? Lo Spezia è una società sana, senza debiti o esposizioni bancarie ma con debiti rateizzati e con saldo di mercato neutro. Di fatto, Francis non ha debiti da estinguere e deve iniettare circa 12 milioni nelle casse, parte dei 17-18 che servono per concludere la stagione. Il motivo è diverso: Platek cede gratis un asset in cui ha investito tanti soldi non perché a corto di liquidità, bensì perché nella logica finanziaria l’esposizione sull’investimento in Via Melara era troppo alto e le proiezioni non davano ulteriori ritorni. Tradotto: la vendita dello Spezia era volta ad evitare perdite ulteriori. A scompigliare ulteriormente i piani c’è stata la retrocessione in B del 2023: oltre a Covid, blocco del mercato e altri fattori i bilanci sono stati costantemente in perdita nonostante il paracadute. Il socio di maggioranza ha ripianato tutte quante le perdite, destinando anche 11 milioni al rifacimento dello stadio Picco. “Uno sforzo importante quello del finanziere americano” – conclude l’approfondimento – “a cui è mancata probabilmente una connessione più proficua con il territorio e una lettura più efficace delle dinamiche calcistiche italiane“.

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