Il Secolo XIX oggi in edicola racconta una storia curiosa che viene dalla Scozia. A 35 chilometri da Glasgow, a Greenock, esiste una Spezia in miniatura. Ci sono tantissimi scozzesi figli di immigrati spezzini che parlano il dialetto, di origini della provincia e della città. Dal 1800 una colonia si è trasferita nel Paese anglosassone e lì è rimasta, contestualmente tifando le Aquile.
Che passione
Il quotidiano ricorda come 2-3 volte all’anno si spostino dal loro paese per seguire al Picco gli aquilotti: ultima volta il derby col Pisa, la prossima sarà l’ultima di campionato con la Cremonese. La fede incrollabile caratterizza i weekend anche in Scozia: tutti al circolo a seguire in streaming le gesta della squadra di D’Angelo, con una fede inesauribile. Sulle pagine troviamo il racconto di Martin Giovannacci: “Seguiamo da ani lo Spezia, è la nostra squadra. Abbiamo anche una maglia appesa nel circolo“. Con lui Rolando Tomà, che conserva una lettera del presidente Carraro scritta al padre ex calciatore ed ex scout del Milan: “A 73 anni ho lo Spezia nel cuore, il calcio ci unisce e lo abbiamo dentro” spiega.
Magari ci sarà occasione di vedere al Picco uno striscione con …….SCOZIA PRESENTE…….GRANDI.