Il centrocampista dello Spezia Rachid Kouda, oggi in prestito dal Parma che l’ha acquistato nella scorsa estate, si è raccontato a Gazzetta.it analizzando il momento personale in una stagione difficile e costellata da tanti stop. L’ex Picerno, a 22 anni, sogna la Serie A: “Sarebbe fantastico, soprattutto per come ci siamo salvati l’anno scorso. Ma non deve essere un’ossessione. Quest’estate ero in Nazionale U21 e giocavo con lo Spezia, guardandomi indietro mi sembra un’altra vita” spiega. In due anni Kouda è passato dai Dilettanti alla B: “Ricordo come ora il primo allenamento allo Spezia: andavano tutti a tremila, fra contrasti, interventi duri e una grande intensità. Avevo timore di non essere all’altezza, poi ho preso il ritmo e mi sono inserito bene anche grazie al mio carattere“.
Il salto in avanti
Il giocatore racconta il suo passaggio allo Spezia, seguito da tempo dal DS Melissano seppur in maniera inconsapevole: “Ho detto sì in trenta secondi, il giorno dopo ero già a firmare“. Dopo nemmeno una stagione è arrivata anche la Nazionale, uno dei momenti indimenticabili: “Non me l’aspettavo, mai avevo vestito la maglia azzurra e Nunziata ha creduto in me. C’erano Seba Esposito, Pisilli, Ndour e tanti altri che avevano fatto la A o giocato in Europa, è stato incredibile“. Un qualcosa che ha fatto ovviamente felici tutti quanti e che ha ripagato dei sacrifici. Il percorso era partito da Bergamo e dalle giovanili, ma non è alla fine decollato: una bocciatura che suonò come uno schiaffo, fortunatamente seguita da tanti riscatti. Prima il Renate, che in realtà diventa un flop tanto da finire fuori rosa e scendere in Promozione abbandonando quasi il sogno del professionismo. Poi la chiamata del Picerno e dello Spezia: “Mi hanno cambiato la vita“.
Sogno nel cassetto
Il presente si chiama Spezia: “Mi porto dentro la nostra esultanza il giorno della salvezza. Quella è stata davvero una vittoria di gruppo, spinti dalla nostra gente. Ci siamo salvati tutti insieme“. Col sogno della Serie A ma citando quasi inconsciamente le parole di D’Angelo: “C’è, ma non ci penso. Stiamo facendo un grandissimo campionato, la promozione è un obiettivo ma non un’ossessione. Sarebbe bellissimo” dice. Infine, un riferimento anche ai fratelli Esposito, fra quelli che stanno rendendo tutto questo possibile: “Saranno il futuro della Nazionale e del nostro calcio, ne sono convinto. Salvatore ha già fatto campionati importanti, Pio sta dominando il campionato a suon di gol e giocate. E sono anche due ragazzi bravissimi“.