Giulio Maggiore, ex capitano delle Aquile oggi al Bari, ai microfoni di Gianlucadimarzio.com ha parlato del suo momento e del suo prossimo futuro, con un filo conduttore che si chiama… mare. Il centrocampista ha raccontato le varie piazze che hanno accompagnato la sua carriera, eccone qualche estratto.
Le parole di Maggiore
Sul mare: “Ho scelto Bari perché avevo l’esigenza di vivere una grande piazza. Qui voglio i play-off. Il mare è fondamentale nella mia vita, mi ha fatto sentire a casa sia a Salerno che a Bari oltre che nella mia città. Somiglianze Bari-Spezia? Sono due città completamente diverse come dimensioni e bacino di utenza, ma sono accomunate dalla passione per la squadra del cuore”.
Sulla sua crescita: “Da bambino ammiravo calciatori come Gerrard e Marchisio, che sono i miei modelli. Ho cercato anche di rubare qualcosa dai centrocampisti dello Spezia del periodo in cui c’ero. In maglia bianca ricordo che dopo i play-off dovetti saltare per squalifica la prima giornata di A, esordendo a Udine: fu un’emozione incredibile, era tutto nuovo. Il gol al Milan? Giornata unica, purtroppo non c’era il pubblico per le restrizioni dovute alla pandemia, ma battemmo Ibrahimovic 2-0”.
Sulla scelta di Salerno: “Gli anni allo Spezia sono stati un entusiasmo crescente, anche il primo in granata. Ma se penso a un momento di grande delusione dico la retrocessione con la Salernitana. Un anno complicato e con pochissime gioie, un boccone ancora difficile da digerire che finisce per segnare anche negli anni successivi”.
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