La battuta – ma non troppo – di D’Angelo in conferenza stampa sul dress code da tenere in questo finale di campionato (“tuta e cravatta”) è diventata un’altra frase iconica dell’allenatore pescarese, per una squadra che affronta la Sampdoria non certo nel suo miglior momento. Lo Spezia dovrà andare in battaglia ancora una volta, con quell’elmetto che ormai ha fatto la storia. Come ricorda Il Secolo XIX, era stato un must di Italiano nell’anno della promozione.
È tradizione
In realtà, ricorda il quotidiano, il tutto viene da Mimmo Di Carlo, che lo fece esporre come elemento da battaglia ai giocatori che avevano periodi più difficili, poi per i play-off, tornato protagonista con il tecnico di Ribera e ora con D’Angelo, che lo ha fatto mettere nello spogliatoio più volte, anche contro il Pisa. Chissà se anche stavolta ci sarà: la sensazione è che sarà davvero una battaglia.
