Il vice allenatore dello Spezia Riccardo Taddei, a margine della partita contro la Sampdoria, ha parlato della gara in conferenza. Ecco tutte le riflessioni del tecnico aquilotto.
Le parole di Taddei
Sulla partita: “Abbiamo fatto un primo tempo non in linea con le solite prestazioni e avevamo un po’ di timore, eravamo forse bloccati dal peso della gara. Poi ci siamo liberati e abbiamo rivisto il solito gioco arrembante, che sa fare questo tipo di prestazioni e credo che sul risultato non ci siano ombre. Siamo stati bravi a far notare le difficoltà della Samp che sta attraversando un momento difficile ma è forte”.
Su S. Esposito: “Un giocatore fondamentale per noi, la sua importanza la conosciamo. Siamo stati bravi l’anno scorso a ritagliargli questo spazio in squadra. I tifosi lo hanno esaltato con entusiasmo, è un leader tecnico”.
Su Bertola centrocampista: “Sa quello che noi come staff pensiamo di lui. Ha qualità sopra la media e può giocare in tanti ruoli. Stavamo pensando a questa ipotesi e si è presentata l’opportunità: abbiamo pensato che fosse la partita giusta per proporlo lì e siamo felici che abbia confermato la nostra idea in positivo”.
Sul carattere della squadra: “Il discorso va ripreso dal gennaio scorso. La squadra ha rappresentato la città con orgoglio, in poche partite è mancato l’atteggiamento. I ragazzi spingono forte e si vede dal clima che c’è allo stadio, si vede che c’è amore per la squadra. Siamo contenti di questo, la parte tecnica può mancare ma lo spirito è fondamentale”.
Su Gori: “I due portieri sono forti, abbiamo fatto delle scelte puramente tecniche. Gori è andato in panchina e pensavamo che le caratteristiche di Chichizola fossero più adeguate alla squadra. Si è fatto trovare pronto, è un professionista serio, la parte emotiva è meno importante perché noi scegliamo sulla base di ciò che vediamo. Tutti i ragazzi sanno che farsi trovare pronti è importante in questo lavoro”.
Sulla classifica: “Per le caratteristiche della squadra sembrerò banale, ma credo che dobbiamo abbassare la testa e giocare ogni gara singolarmente, o si va troppo dietro l’umore del momento. Guardare avanti o indietro può far venire l’ansia, poi si faranno i conti dopo aver spinto al massimo. Il nostro obiettivo è giocarci per più tempo possibile la possibilità di fare qualcosa di bello”.
Su D’Angelo: “Dentro è un leone in gabbia da squalificato ma mi trasmette tanta fiducia e la nostra comunicazione è estremamente veloce. Siamo insieme da 13 anni e non servono troppe parole, so esattamente ciò che pensa e vuole e lui mi lascia tranquillo”.
