L’edizione odierna di Repubblica esalta la prestazione dello Spezia e allo stesso tempo stronca una Sampdoria troppo brutta per essere vera. Gli aquilotti “ricominciano da tre, anzi da cinque” citando i punti che ora li distanziano dal Pisa secondo: ma l’importanza del risultato non risiede solo nella classifica, perché ha dato anche una risposta mentale e chiara. La squadra ha cambiato volto e passo con l’ingresso di Salvatore Esposito, vero faro del centrocampo, ma Bertola a centrocampo e il rientro di Gori in porta hanno dato altrettanto importanti segnali. Un equilibrio tattico finalmente ritrovato, con tutti i pezzi al loro posto: la trasferta di Mantova porta ora maggiore entusiasmo e forse anche qualche pedina in più.
Samp sempre più giù
Dall’altra parte c’è una Sampdoria sempre più in basso. Il silenzio stampa post-partita non cancella una prestazione ancora sottotono. La salvezza diretta resta a tre punti, ma la classifica è impietosa ed è il momento più difficile nei 79 anni di storia blucerchiata. I 387 sostenitori blucerchiati presenti al Picco hanno intonato cori contro il DS Accardi e la proprietà, con il pullman rimasto a lungo allo stadio prima di riprendere la strada di Genova. Il prossimo step sarà l’esonero di Semplici, poi il match di Cittadella per salvare la stagione. La partita con lo Spezia era ostica sin dall’inizio e in campo si è vista la differenza, quasi una tattica del “non prenderle”.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
TADDEI: “BRAVI A RENDERLA FACILE, QUESTA SQUADRA HA UN ORGOGLIO”
