Vi proponiamo un estratto dell’analisi di Paolo Ardito questa mattina su Il Secolo XIX a seguito del fondamentale successo dello Spezia contro l’Ascoli:
Mai lo Spezia nel corso della stagione era arrivato al sest’ultimo posto. E ancora una volta il giustiziere dell’Ascoli si chiama Petko Hristov, giovane bulgaro, arrivato tre anni fa dalla Fiorentina come pegno per la fuga di Vincenzo Italiano sulla panchina viola, che prevedeva un milione di euro per la liberatoria. Fu Hristov, nella partita di andata, in pieno recupero, a regalare il successo allo Spezia con una capocciata su palla inattiva. Ieri si è ripetuto raccogliendo un contro-cross di Bandinelli e girando in porta di testa il pallone che ha sbattuto contro il palo. Ma sulla ribattuta ha avuto la prontezza di ribattere a rete con il piede destro. Il primo gol all’Ascoli lo realizzò a Natale, oggi a Pasqua. Diciamo la resurrezione di Hristov dopo la grave malattia che lo colpì nell’estate scorsa e che rischiò di compromettergli la carriera. Invece Petko ha tenuto duro ed è ritornato per raccontare la sua favola. E se domani lo Spezia conquisterà una salvezza, che fino a poche settimane fa sembrava un miraggio, lo deve soprattutto a lui, decisivo nella doppia vittoria contro l’Ascoli, una concorrente diretta.
D’ANGELO: “VISTO LO SPIRITO GIUSTO. VITTORIA DEDICATA AL NOSTRO TIFOSO”
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