A distanza di tanti mesi dal suo addio allo Spezia, Kevin Agudelo torna a parlare dagli Emirati Arabi, dove oggi gioca. Dopo la cocente retrocessione in B nello spareggio con il Verona, il colombiano ha sposato la causa dell’Al-Nasr di Dubai e al portale Gianlucadimarzio.com ha raccontato per la prima volta le sue sensazioni sull’addio alle Aquile e all’Italia. Ecco alcuni estratti principali.
Le parole di Agudelo
Sulla retrocessione: “Era la prima volta che vivevo qualcosa del genere. L’ho sofferta tantissimo, non ero al 100% e sono entrato solo gli ultimi minuti. Ho il grande rimpianto di non aver potuto aiutare la squadra, mi ha fatto malissimo. Ho visto i tifosi, se noi stavamo male loro di più. Potessi tornare indietro vorrei un altro finale: venivamo da tre grandi campionati, con risultati anche impensabili. Ma il calcio a volte non va come si vorrebbe”.
Sulla nuova esperienza: “Ho trovato cose migliori rispetto a ciò che mi avevano detto. Sono ben organizzati e il livello potrà crescere molto nei prossimi anni. Non conoscevo il campionato, ma è comunque difficile. E anche la città è nuova, mi piace. Mi ha colpito il grande coinvolgimento e ho detto di sì, era un’opportunità e sono contento della scelta”.
Su Motta: “Mi ha valorizzato al Genoa facendomi esordire con tranquillità e ho segnato un bellissimo gol. Seguo ancora la Serie A e sono contento per lui, è un grande motivatore. Allo Spezia abbiamo fatto un grande miracolo”.
Su Italiano: “Vedeva in noi potenzialità che non pensavamo di avere, mi aveva fatto fare tanti ruoli, compreso il falso nove contro il Milan. Mi sento ancora con lui, gli faccio i complimenti per i risultati che sta ottenendo. Ha un gran modo di tranquillizzare i giocatori, uscivo come nuovo: mi faceva capire il perché delle sue scelte e per un giocatore che scende meno in campo altrimenti non è così facile accettarle”.
Su Nzola: “Le critiche non lo toccano, è difficile da disturbare. È solo un momento, può fare meglio di così e tornerà presto a segnare, sono certo che sia un periodo”.
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Gli americani ed i 2 emme stanno riuscendo a far sparire lo Spezia dal calcio che conta, mi ricordo di quando nei primi anni 80 c erano a vedere le aquile 300 persone, Prima che succeda tutto ciò, la soddisfazione sarebbe quella di una mobilitazione di protesta legale affinché Macia e Melissano si dimettano prima della fine del campionato. Loro nn hanno nemmeno la dignita per farlo.
Magari con te falso nove qualche gol lo segnavamo, mica come le scamorza che abbiamo ora.