18 Aprile 2024 - 10:26

Spezia-Sampdoria è anche Verde VS Borini: chi sarà decisivo?

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Verde e Borini sono i protagonisti più attesi della sfida del Picco di sabato. Daniele, come scrive Il Secolo XIX, è il bomber, 7 gol, di una squadra che fatica a segnare, 31 in tutto. Soprattutto sulle spalle di Fabio invece, 5 gol finora ma 16 partite saltate per infortunio, è finito il peso dell’assenza di De Luca. Tra i due ci sono sei anni di età di differenza, hanno esordito molto giovani in A, entrambi nella Roma, Verde a 18 anni e 7 mesi in quella di Garcia, Borini a 20 anni e quasi 6 mesi in quella di Luis Enrique. Poi le loro carriere hanno seguito percorsi molto diversi, che li hanno visti però testarsi anche fuori dall’Italia. Verde ad esempio all’allenamento a porte aperte è stato tra i primi ad andare verso i tifosi, per selfie e autografi, ma in campo non si ricorda che abbia mai arringato la Curva, chiedendogli di cantare ancora di più. Come invece fa spesso Borini con la Sud, si sbraccia tantissimo. Verde è una delle figure di riferimento dello spogliatoio dello Spezia, aggregativo, pronto a dare consigli ai più giovani, ma non risulta sia mai stato invitato a una cena ristretta dai Platek, proprietà che preferisce mantenere certe distanze. Anche Borini c’è sempre per tutti, a maggior ragione per i giovani compagni. Dopo pochi mesi di Samp è già entrato nel ristretto gruppo dei “senatori” dello spogliatoio, coinvolti nel contatto diretto con la proprietà che invece vuole Manfredi. 

Verde, una stagione che sapeva d’addio

Per Verde questa stagione era partita come la più tribolata. La cessione del numero 10 a Salvatore Esposito, prendendo un 99 che sapeva di addio: la panchina alla prima a Bolzano e la convocazione solo formale per la trasferta di Catanzaro. Con il club aveva rotto, volavano solo stracci. L’allenatore era Alvini che ubbidiva a ciò che gli veniva detto. Poi l’arrivo di D’Angelo l’ha scosso, ma fino a un certo punto, tanto che a gennaio sembrava diretto a Palermo. Pisa-Spezia del 27 gennaio doveva essere la gara d’addio, giocata con la testa libera, e con due gol che avevano dato campo alla rimonta in classifica. Un regalo, per lasciarsi bene. Ed invece le cose sono cambiate. Questa può diventare la più bella delle stagioni di Verde, mancino come Guidetti, entrato oramai nella storia del club. Cinque dei 7 gol sono arrivati nel 2024, in 12 presenze, sofferte, gare decisive. Al prossimo raggiunge il suo record in una stagione (8, Avellino e Spezia), ma non solo. Quel gol atteso con i blucerchiati gli darebbe la possibilità di eguagliare anche il record personale in un anno solare in B, fatto nel 2016: sei in 23 partite, tra Avellino e Pescara. In questa stagione quando ha segnato, lo Spezia ha sempre vinto. Ora arriva la Samp, squadra alla quale ha segnato più reti, tre: l’ultima il 22 aprile dello scorso anno al Ferraris. In settimana Verde ha provato moltissime soluzioni da fermo, uno dei suoi pezzi forti. È l’uomo sul quale si basa un po’ il gioco di D’Angelo, l’elemento di estro del quale non vuol mai fare a meno. Tanto da centellinarlo anche in allenamento, facendogli svolgere magari un differenziato a settimana, ma solo per precauzione.

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