Il Secolo XIX, a poche ore dal derby, si concentra sul percorso di Luca D’Angelo. È indubbio, si legge, il fatto che il tecnico pescarese abbia badato al sodo, fatto un ottimo lavoro dal suo arrivo e pensato a un calcio pratico, raccogliendo meno di quanto meritasse. Ha dato a uno Spezia smarrito convinzione, autostima e credibilità. I 18 punti in 14 partite sono frutto di quattro vittorie e sei pareggi e costituiscono un punto in più rispetto ai 17 inanellati in tutto il girone di andata con l’iniziale gestione Alvini.
Cambio di rotta
A gennaio, D’Angelo ha avuto rispetto al collega il vantaggio del mercato, con l’innesto di elementi di qualità in rosa che in estate non erano arrivati. Lo Spezia ha guadagnato sette posizioni rispetto alla prima metà del torneo e graverebbe ad oggi in piena zona play-off, invece deve ancora conquistarsi la salvezza. E al di là dei paradossi sui tanti tiri e pochi gol segnati è evidente come la squadra abbia fatto uno step importante, a partire da Salvatore Esposito, rivitalizzato completamente dal nuovo allenatore. Serve ancora uno sforzo per non vanificare tutto.