Massimo Cellino mette subito le cose in chiaro: «Venderò il Brescia solo a chi mi darà garanzie: lo sto aspettando». Il presdiente ribadisce quanto sostenuto nei giorni scorsi dopo la rivelazione di Brescia oggi dell’offerta da 20 milioni di euro per acquistare il Brescia da parte di Brera Holdings, la prima società multisport quotata al Nasdaq, la Borsa telematica americana, che in Italia ha la proprietà della squadra femminile di pallavolo di Busto Arsizio.
Le sue parole
A sentire Cellino, il contatto con i potenziali acquirenti è reale, «ma è stato uno dei tantissimi». E i rappresentanti di Brera Holdings, lo ribadisce con forza, «non li ho più visti. Mi sa che davvero chiamerò Chi l’ha visto? per sapere che fine hanno fatto». Dal discorso presidenziale si evince la sua volontà di passare la mano perché «la voglia di mandare avanti come si deve questa società facendo sacrifici è sempre meno». Anche sabato, nel corso della partita contro la Ternana, i tifosi lo hanno contestato ferocemente. Ma altrettanto ferrea è l’intenzione di trovare un successore affidabile, che possa dare continuità al Brescia, «una società che tutti i mesi paga puntualmente gli stipendi e ha bilanci in ordine», tiene a sottolineare Cellino. E, assicura chi gli sta vicino quotidianamente, non è una questione di prezzo: 20 milioni di euro – milione più, milione meno – è considerata una cifra accettabile. Il problema è che il presidente non ha ancora trovato un interlocutore accettabile, qualcuno che inizi a trattare alle sue condizioni.
La speranza
Cellino, in realtà, è diviso tra la voglia forte di vendere la società e il desiderio feroce di rivincita dopo la disgraziata scorsa stagione, culminata con la retrocessione in C. Il presidente, grazie al lavoro del direttore generale Luigi Micheli, ha smascherato le inadempienze finanziarie della Reggina e, dopo l’esclusione di quest’ultima dal campionato, ha ottenuto la riammissione in B. Con una rosa rinforzata in 4 giorni da giocatori come Borrelli, Moncini, Paghera, Dickmann e il ritorno di Bjarnason, il Brescia è in zona play-off. Non con l’allenatore inizialmente scelto da Cellino, Daniele Gastaldello, ma con Rolando Maran, che con 33 punti in 22 gare in 5 mesi ha portato la squadra dal 15° al 7° posto. Cellino spera di centrare la qualificazione ai play-off ed è convinto che, negli scontri diretti, questa squadra possa davvero dire la sua e fare un’impresa che sarebbe gigantesca. Gli infortuni di Borrelli e Olzer riducono all’osso le possibilità di scelta di Maran in attacco e fanno venire qualche rimpianto sul mercato di gennaio, in cui la rosa non è stata indebolita ma nemmeno rinforzata. Ma Cellino sogna di riportare il Brescia in A. E solo dopo la promozione potrebbe accelerare le trattative per passare la mano.