È stata la sorpresa più bella dell’annata difficile dello Spezia, trasformando la prima esperienza in Serie B a livello personale in un trionfo. Parliamo di Rachid Kouda, centrocampista aquilotto, si è già tolto la soddisfazione di farsi notare, peccato per quell’infortunio che lo ha tolto dal campo nel momento clou. Ai microfoni de Il Secolo XIX, il suo procuratore Domitien Nzale racconta presente e futuro del suo assistito, ripartendo proprio da quello stop. “Lo Spezia ha rappresentato un passaggio importante, il ragazzo ha sentito la fiducia del club e della piazza, ha trovato un legame con un ambiente che gli vuole bene. La scorsa estate avevamo diverse occasioni dopo la stagione a Picerno: Cagliari, Ascoli, Pisa, Palermo, poi è successo tutto all’improvviso” ricorda. Due appuntamenti, la chiamata di Melissano, tutto e subito.
Presente e futuro
Nzale spiega poi come a gennaio un Como orientato ai piani altissimi abbia fatto un sondaggio, ma è stato giusto non muovere nulla: “Abbiamo pensato solo alla stagione in corso, rinviando qualsiasi altro discorso” racconta. Kouda ha ad oggi un accordo triennale con opzione per un altro anno, ma ad oggi tutto è in divenire con una certezza: “Kouda e lo Spezia sono legati a doppio filo, la prossima stagione deve essere quella della consacrazione e del salto ulteriore. Ci sono statistiche da migliorare, oggi non avrebbe senso cambiare aria quando si è nel posto giusto per crescere“. Eppure i contatti ci sono anche dall’estero: Francia, Svizzera, ma ad ora non è il momento giusto. Concentrati solo sulla prossima stagione: “Difficile che il club sbagli un secondo anno per la struttura che ha. L’anno scorso c’era stata la retrocessione, mi aspetto un Kouda da trenta partite titolare, continuo e con numeri migliori, che possa diventare più forte. Sarà la società a decidere quando far partire il calciatore” conclude.
Forse la vera ed unica scoperta positiva degli M2, si vede una grande potenzialità e se migliora sottoporta può essere un giocatore fa piani alti, non per niente è già un pupillo del Picco.