Un’estate fa a quest’ora, Mbala Nzola aveva già deciso nella sua testa di voler approdare alla Fiorentina. C’erano tutti i presupposti per fare un salto di qualità importante, con lo Spezia in B e Vincenzo Italiano ad aspettarlo in riva all’Arno. Allora si spinse molto sul rapporto professionale tra i due. Si definì Italiano come il mentore dell’attaccante angolano. Prima al Trapani, poi in Liguria. Come ricorda La Nazione, l’allora tecnico gigliato era stato fin lì l’unico in grado di gestire l’esuberante giocatore, capace di colpi di testa fuori dal campo, ma anche di giocate interessanti sul rettangolo verde. In mancanza di bomber di razza da reperire sul mercato, Italiano la sua parola ce la mise. Nzola aspettò gran parte dell’estate che si concretizzasse l’operazione.
La sua avventura a Firenze
In un’annata difficile, Nzola non si è mai sbloccato: solo 7 reti, 5 assist. Operazione fallimentare, così bollata. Dopo aver provato a cedere l’attaccante angolano in inverno, ora i viola potrebbero rimetterlo sul mercato, anche perché non sembra l’uomo giusto per Palladino. E il paradosso è che la Fiorentina deve ancora finirlo di pagare allo Spezia. In ogni caso, il futuro del centravanti sembra già lontano dalla viola.