Giovanni Costantino è un allenatore giramondo, che oggi ha terminato la stagione in Romania alla guida del FCU Craiova ma che in passato è stato a stretto contatto con l’Ungheria di Nagy e del CT Rossi. Fino al 2021 è stato primo collaboratore nella nazionale magiara e ha conosciuto quindi da vicino il metronomo delle Aquile, fresco di riscatto dal Pisa. Il mediano è un punto fermo anche della sua Selezione e nonostante non giochi in un campionato di prima serie, l’allenatore ha spiegato i motivi per cui resta un punto più che fermo nelle scelte di Rossi. Ecco le sue considerazioni in un’intervista a Radio Sportiva.
Le parole di Costantino
Nagy è un giocatore che dà equilibrio, bravo nelle letture e in fase di costruzione. Ovvio, non è Pirlo, ma all’interno dell’undici in campo dà tanto equilibrio. Forse a chi lo vede da fuori può sembrare che non brilli, ma corre tantissimo e dà veramente molto alla causa. Per questo non sono stupito che Rossi ci punti.