Ci sarà anche un po’ di Spezia nella prossima Champions. Italiano e Motta, susseguitisi alla guida delle Aquile, partiti da lì per una grande avventura alla volta dell’Europa. Il Secolo XIX ripercorre i percorsi: primo, partito dal basso e con un biennale a 110.000 euro con premio di raggiungimento per il decimo posto, ha portato gli aquilotti alla vittoria dei play-off di B e a una splendida salvezza in A, portando una delle maggiori innovazioni tattiche e tecniche di tutto il panorama nostrano. Sul più bello fu la Fiorentina a portarselo in Toscana, aumentando l’ingaggio. Ora c’è il Bologna, a 2,2 milioni a stagione.
E poi arrivò Thiago
Un viaggio per certi versi simile a quello di Thiago Motta, partito da un biennale allo Spezia a 450.000 euro più 150.000 di bonus salvezza. Non si vide un calcio così spumeggiante, ma anche l’italo-brasiliano fu efficace, creando intorno a sé un nucleo pronto a buttarsi nel fuoco per lui. Poi la rottura, con un anno di stipendio lasciato al club. Quindi, anche per lui, Bologna, con tanto di Champions. Ora la nuova sfida si chiama Juventus, mica poco.