21 Giugno 2024 - 17:30

Peracchini a SP: “Ritrovato il feeling con la piazza. Stadio e logo, Spezia sarà ancora più bella”

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Non c’è solo la soddisfazione per l’ufficialità della compilazione dei calendari di Serie B in Piazza Europa, ma a tuttotondo Spezia sarà una vera e propria capitale dello sport nel mese di luglio. Prima i campionati Assoluti di Atletica al Montagna a fine giugno, poi l’evento del 10 luglio in Piazza Europa e le celebrazioni per gli 80 anni dello scudetto del 1944. Una serie di situazioni che rendono particolarmente raggiante il sindaco Pierluigi Peracchini e tutto il Comune: abbiamo chiesto in esclusiva al Primo Cittadino un parere sul tema.

Sindaco, Spezia sarà vera capitale dello sport. Anche per lei sarà una soddisfazione.

È una grande soddisfazione per la città, perché stiamo investendo tanto sullo sport e pensiamo che la bellezza dello sport sia da condividere. Viviamo al massimo questi eventi sportivi, l’anno scorso abbiamo ospitato i campionati di scherma, poi avremo tanti eventi importanti: nuovo stadio, celebrazioni, calendari. Stiamo costruendo una piscina e due palestre, tutte situazioni che permettono ancor di più la crescita esponenziale del tessuto sociale e di conseguenza del turismo a tutti i livelli.  

A proposito di lavori: al Picco procede tutto secondo programma?

Sono sempre prudente, ieri ho fatto un sopralluogo al cantiere: le cose vanno avanti bene e speriamo che per il 26 dicembre ci sia la curva coperta. Sarà un Picco da Serie A, la società ha condiviso e portato avanti un progetto che è patrimonio di tutti. Uno stadio all’inglese, con il pubblico praticamente in campo, una cosa rara in Italia: è uno spettacolo bello, coinvolgente, unico. Da dentro si vedono le Apuane, la Vespucci, è un impianto che racconta cose uniche, oltre allo scudetto storico del 1944.

 

Per il quale ci saranno presto intitolazioni e celebrazioni. Il modo migliore per ritrovare un certo feeling con la cittadinanza.

Con l’arrivo di Gazzoli si è manifestata forte l’esigenza di ritrovare la vicinanza con la piazza. Lo dimostrano le ultime due partite con lo stadio esaurito, con una forza di conciliazione con tutto il tifo, che da sempre si trasmette di padre in figlio. L’intitolazione della nuova tribuna alla storica squadra del ’44 è un gesto bellissimo: è una storia forse non valorizzata che ora avrà anche una tribuna dedicata.

Quali sono le iniziative pensate per i tifosi quando la curva sarà chiusa? Smistamento negli altri settori?

Sì, l’idea è quella. Abbiamo un paio di soluzioni, stiamo pianificando tutto al meglio: la cosa importante è che non si andrà in trasferta, qualcosa che l’anno scorso è stato un vero problema.

Intanto presto lo Spezia avrà un nuovo logo. Anche questa un’iniziativa accolta con grande apertura.

Al netto delle esigenze di marketing, ora abbiamo bisogno di qualcosa più legato alla nostra storia. La scelta dei Platek è importante.

La mano tesa dei Platek è stata raccolta? Si può parlare di riconciliazione?

In realtà non abbiamo mai discusso o litigato, anzi. La famiglia americana ha fatto uno sforzo economico importante, anche se la lontananza spesso incide anche sull’aspetto sportivo. Mi pare che negli ultimi tempi stiano cercando di recuperare questo aspetto: non ci siamo mai tirati indietro e siamo sempre stati al fianco dello Spezia Calcio. Poi vedremo il futuro. È un momento di grandi cambiamenti nel mondo dell’economia e delle società, io penso che dovremo sempre ringraziarli.

Da tifoso, che cosa si aspetta dal mercato? Per buona parte la squadra è già formata.

Sì, ci sono giocatori con stipendi fuori mercato e spero che la società si renda conto che delle cessioni ci saranno. Un paio di punte, un centrocampista e un difensore sono gli innesti da fare, perché le potenzialità per avere un buon livello ci sono. Possiamo fare meglio del Venezia e del Como: siamo stati anche sfortunati nella scorsa stagione, perché ce la siamo giocata quasi sempre alla pari con tutti ma c’era un ambiente non compatto e oltretutto eravamo a Cesena a inizio campionato. Da quando è arrivato D’Angelo in poi il cammino è stato quasi da primi posti, peccato. Non credo che Alvini avesse responsabilità in quel clima.

2 thoughts on “Peracchini a SP: “Ritrovato il feeling con la piazza. Stadio e logo, Spezia sarà ancora più bella”

  1. L’unico intervento certo da fare dopo il disastro rischiato, anche degli stipendi fuori mercato data la qualità da oratorio parrocchiale che hanno sempre espresso gli acquisti disastrosi vedi (Mouthino), é l’area tecnica che peró rimane immobile : mi terrei logo e vecchio Picco piuttosto di pagare due incompetenti circensi.

  2. Certo il Picco sarà ancora più bello e cambiare il logo mi sembra basilare, ma per favore la proprietà nel mercato investirà poco quindi fate fare le operazioni a mister D’Angelo perché se ci pensano ancora gli M2 saranno dolori.

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