Un po’ per necessità, un po’ per voglia di vederlo in campo, ieri Diego Mascardi ha giocato il suo secondo match con i grandi dopo il primo test contro il Follo. E la realtà è fin troppo evidente, perché il portiere classe 2006, reduce dall’annata in Primavera, ha già fatto capire a tutti una cosa molto importante: per giocarsi il posto fra i pali ci sarà anche lui. Macia è stato chiaro nelle gerarchie dei due futuri estremi difensori che gli staranno davanti, ma la sensazione è che anche il giovane prodotto del settore giovanile aquilotto abbia tutte le carte in regola per essere qualcosa in più di un terzo già definito. Inevitabile che parta dietro nelle gerarchie rispetto ai più esperti Sarr e Bertinato, ma lotterà ogni giorno per conquistarsi il posto.
Personalità
La cosa certa è che Mascardi, al netto del livello dei due avversari affrontati fin qui, ha mostrato una gran qualità, personalità e padronanza dell’area piccola, ottime abilità fra i pali e con i piedi e una grinta da vendere. Insomma, se D’Angelo aveva bisogno di risposte, le ha date anche lui: almeno due parate decisive contro l’Arminia Bielefeld e caratteristiche che non sono certo comuni. Oggi Mascardi è un patrimonio dello Spezia, che lo ha scelto anche nel dualismo con Plaia, sacrificando quest’ultimo verso Torino: chi lo conosce da vicino giura che arriverà in Serie A e in un momento in cui in Italia i giovani giocano poco la crescita di un prospetto così non può che essere una bella notizia. In primis per lo Spezia, poi per tutto il movimento. E allora forza, Diego, un anno di crescita per provare a spiccare il volo.
Ci auguriamo tutti che spicchi il volo per la A…..magari fosse un volo con le Aquile.