Per Riccardo Marchizza quella di questa sera – ma anche quella di sabato – sarà una partita speciale. Il difensore aquilotto è un prodotto del settore giovanile giallorosso e ritrovare la sua ex squadra da avversario in Serie A sarà certamente una grande emozione. In una bella chiacchierata a Il Secolo XIX ha raccontato le sue impressioni: fin troppo facili da immaginare per chi sognava di seguire le gesta di Totti e De Rossi correndo a Trigoria. La Roma come un pezzo di vita, Marchizza ha indossato quella maglia dai 9 ai 19 anni: ringraziamento eterno per una società che lo ha lanciato nel calcio dei grandi.
Non ha bisogno di presentazioni la squadra di Fonseca: “Ha tantissima qualità e ci sono tanti aspetti da temere. Questo non ci dovrà frenare perché noi abbiamo sempre in mente di fare la prestazione indipendentemente da quale sia l’avversario“. Il mantra è sempre lo stesso: dare il massimo in tutte le partite, onorando ogni competizione. Queste due partite, naturalmente, non faranno eccezione (LE PAROLE DI ITALIANO).
Poi, Marchizza torna sul risultato di Torino: “A prescindere dall’avversario, giocare in 10 dopo 7′ del primo tempo è difficile per chiunque, ma quella gara è il risultato di qualcosa in più che stiamo mettendo nelle ultime partite e ci sta portando a una unione sempre maggiore anche nelle difficoltà“. E ora il difensore di proprietà del Sassuolo è tornato prepotentemente a giocarsi un posto da titolare: “Fa solo bene la concorrenza, rafforza la competitività. Sono contento per la grande esplosione di Bastoni perché ha fatto tanti sacrifici per arrivare fin qui“. Il 2020, nonostante tutto, è stato anche l’anno della paternità per lui, che ha vissuto questa esperienza come una sensazione bellissima ed entusiasmante, la cosa più bella della sua vita.