5 Agosto 2024 - 15:13

Lamanna a SP: “Degli Innocenti vi stupirà. E se lo Spezia chiama… ci sono”

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Sto lavorando duramente con un preparatore ogni giorno. Voglio rientrare a giocare, mi sento a buon livello e di poter dare ancora molto al calcio“. Eugenio Lamanna, dopo gli ultimi sei mesi a Lecco e un infortunio che lo ha sottratto al ruolo da titolare nel suo momento di forma migliore, è più che mai determinato a ritrovare al più presto una squadra. E la battuta, con il sorriso, nasce spontanea: “Fa’ vedere a ogni club la partita del Picco contro lo Spezia, convincerai tutti“. Ed effettivamente, il portiere nativo di Como nel match contro la sua ex squadra fece una gara da fenomeno: almeno 3-4 interventi decisivi contribuirono a far rimanere a galla i blucelesti, che grazie a Buso strapparono un punto prezioso per la loro classifica. Abbiamo intercettato in esclusiva l’ex aquilotto fra una sessione e l’altra, facendoci raccontare presente, passato e pure futuro.

Quella partita del Picco è stata da incorniciare. Che ricordi ha? E che effetto le ha fatto tornare?

Ero davvero contento, peccato perché dopo quella gara mi sono fatto male. Speravo di fare al meglio il finale di stagione, mi sentivo bene fisicamente e mentalmente. Penso comunque di aver fatto la scelta giusta ad andare a Lecco per sei mesi, perché ho ritrovato il feeling con la partita. Il Picco è sempre bello, molto affascinante, la gente lo riempie ogni volta: sono sincero, ancora non lo avevo visto rifatto ed è ancora più impressionante. Aveva un fascino particolare anche prima, ma ora è ancora meglio. 

A Lecco lei ha conosciuto da vicino Degli Innocenti, arrivato a Spezia pochi giorni fa. Che giocatore è?

Ho conosciuto un ragazzo che si è messo subito a disposizione, tecnicamente è molto bravo, viene da una scuola importante come Empoli e a Lecco era ben voluto da tutti. Penso che si possa inserire bene da subito. Lo scorso è stato un anno di crescita importante in B: secondo me può fare più ruoli, può adattarsi ed è giovane. Starà a lui farsi vedere e D’Angelo saprà dove posizionarlo. Mi ha stupito, non solo nella mia squadra ma lo reputo fra i migliori giovani in generale.

Quali sono le sue caratteristiche più importanti?

Ha una gran capacità nello stretto di decidere sulle situazioni, di giocare nel breve e dà la possibilità di cambiare gioco. Per come si fa oggi calcio è fondamentale e su quello è molto forte. Nei mesi in cui l’ho visto è cresciuto tanto anche a livello agonistico, non tira mai indietro la gamba. Secondo me la caratteristica più lampante è quella tecnica, per essere così giovane ha una gran visione di gioco e sa prendersi i giusti rischi.

Il suo ruolo ideale? Play come vice Nagy o Esposito?

Sì, a Lecco ha giocato in quel modo. Ma penso che possa fare anche la mezzala e adattarsi ovunque nei ruoli di centrocampo. Secondo me ha le caratteristiche giuste per la mediana, che è il suo spazio più congeniale.

Da portiere: lo Spezia ha puntato su Sarr. Lo conosce? Scelta giusta?

L’ho incontrato da avversario, poi si è infortunato. L’ho osservato, conosco bene Di Bitonto che prepara i portieri alla Cremonese e mi ha parlato benissimo di lui. È un ragazzo serio, penso che nelle caratteristiche nel gioco di Stroppa ci sia anche molta abilità con i piedi e visto che era titolare presumo che ci sia anche quella come abilità. Mi pare un portiere forte tra i pali, moderno e affidabile.

La separazione da Zoet ha cambiato l’identikit: da un estremo molto esperto a un profilo più giovane e da rilanciare.

Si fa presto a dire che un giocatore è più o meno forte, ma bisogna sempre fare i conti con i profili che si vogliono. Soprattutto sui portieri per gli allenatori contano di più le caratteristiche che un elemento ha: magari hanno puntato sulla funzionalità in relazione al tipo di gioco, piuttosto che sul nome o sulla carriera.

Partire da una squadra già rodata e con pochi accorgimenti sul mercato può davvero essere un vantaggio?

Penso proprio di sì, credo che lo Spezia come organico già l’anno scorso meritasse ben altra posizione di classifica. Mantenere la stessa ossatura, aggiungendo qualche pedina, può far fare il salto di qualità. Ricordo il Carpi: si salvò al primo anno di B e con la medesima squadra o quasi l’anno dopo salì diretto. Da un anno all’altro cambiano tante cose, magari con le pedine giuste tutto va per il meglio.

Il mercato è ancora aperto e siamo solo a inizio agosto, ma vede già alcune favorite per l’anno prossimo?

La Sampdoria è favorita di suo per blasone, ma sta facendo anche movimenti di gran livello soprattutto in attacco. Con Coda e Tutino si è portata a casa un bel po’ di gol. Secondo me può essere un passo avanti a tutti, ma anche il Palermo sta allestendo una bella rosa. Poi ci sono le retrocesse, a patto che mantengano la testa giusta: scendere non è mai facile, soprattutto a livello mentale. La B è lunga è difficile, Sassuolo e Salernitana dovranno fare attenzione.

Lo Spezia potrebbe attingere al mercato portieri andando su uno svincolato nell’ultima parte della sessione. Non è che Lamanna può lanciare la sua candidatura?

Magari, sarebbe bellissimo! (Ride n.d.r.). Io mi sto preparando proprio per occasioni come questa e sicuramente sarebbe una cosa per me splendida. Ad ora, ovviamente, non c’è niente, ma se fosse ne sarei davvero onorato. Sono stato soltanto un anno allo Spezia, ma è stato indimenticabile. In città si sta benissimo, lo stadio è speciale e la gente pure. Ci sono tornato anche dopo, è uno dei pochi posti in cui mi sento a casa. A gennaio ho cercato tanto di trovare una situazione che mi permettesse di giocare: volevo far capire che ci sono e che non giocavo soltanto per scelte tecniche. A Monza avevo davanti Di Gregorio, non uno qualsiasi, ma ero sempre disponibile. Sono andato a Lecco per tornare in campo e credevo fortemente che potessimo salvarci. 

Come sta? Quella attuale è un’estate di lavoro… e di ricerca.

Ora mi alleno con due preparatori con forza e palestra e poi sul campo, anche spesso insieme ad altri ragazzi che stanno cercando squadra. Facciamo attività insieme e nel frattempo monitoriamo la situazione. Lo ribadisco: mi sento bene e sono pronto. 

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