In una intervista concessa ai canali ufficiali della Lega Serie A, l’ex capitano aquilotto Emmanuel Gyasi, oggi all’Empoli, ha ripercorso le sue origini e il cammino che lo ha portato alla massima serie da professionista. Ecco alcuni estratti.
Le parole di Gyasi
Sul percorso: “Non dimentico la mia storia. Sono nato in Italia e a 4 anni sono andato in Ghana perché i miei nonni vivevano lì: volevo vedere da dove venivo, la mia cultura e le mie radici. Questo è molto importante per me, mi ha aiutato a capire e crescere come persona. Vedere da dove si viene è positivo e quando sono tornato in Italia ero cresciuto come uomo”.
Sul passato: “Se mi guardo indietro mi sento orgoglioso del percorso. Quando ho cominciato giocavamo senza scarpe, ora sono in Serie A. Quando ero in Ghana con i miei amici invece non avevamo nulla ma eravamo lo stesso felici perché giocavamo a calcio. Questo è ciò che migliora come calciatore e persona, la cosa più importante. Ogni volta che entro in un grande stadio mi guardo indietro perché tutto questo percorso mi ha reso ciò che sono oggi”.
Sulla crescita allo Spezia: “Quando sono arrivato in B abbiamo fatto un grande lavoro di crescita con Italiano, avevamo tanta fame di andare in A. È stato incredibile. Motta è un allenatore pazzesco e una grande persona oltre che un ottimo allenatore. Mi ha insegnato a giocare in tante zone del campo e ha dato una svolta alla mia carriera. Abbiamo ancora un grande rapporto”.