Sulle pagine de La Gazzetta Dello Sport oggi in edicola parla Giovanni Stroppa, allenatore dell’ambiziosa Cremonese che alla ripresa del campionato affronterà lo Spezia. Il tecnico, l’anno scorso beffato dal Venezia nella finale play-off, rilancia le ambizioni per la Serie A, con l’idea di migliorare il quarto posto della passata stagione: “Sarebbe miracoloso andarci subito, ci stiamo lavorando” asserisce. Ma le prime quattro giornate sono state molto incerte e con tante variabili: e anche i grigiorossi hanno avuto alti e bassi. “Siamo cresciuti in prestazioni e risultati, ma è presto per dare giudizi. C’è stato il mercato, un turno infrasettimanale, caldo e preparazione non completa. Ma abbiamo incrociato tutte squadre fortissime“. E anche il Sassuolo battuto 4-1 a casa sua resta fortissimo secondo Stroppa: “Poi ci sono il Palermo e le altre. Il Pisa è forte e ben allenato, è già partito“.
Prestazione e modello
L’allenatore premia la prova della sua squadra, con il lavoro come filo conduttore sin dalle prime giornate: “Le risposte sono importanti contro Carrarese, Palermo e Sassuolo. Ho apprezzato la capacità di non perdere la serenità e la convinzione in ciò che si fa. Di solito all’inizio si ha più coraggio e si difende, poi si può cambiare. A tutti piace giocare così, ma non sempre c si riesce” dice. Stroppa svela poi una curiosità: “Si vince in tanti modi e con varie strategie. L’esempio? Castori a me piace da morire anche se è opposto a me. Ha vinto, è un vincente e spesso ci confrontiamo. Come allenatore mi interessano prestazione, identità e dominio sul campo in tutte le fasi“.
Forze in campo
Una rosa omogenea a disposizione, per alzare l’asticella, con l’idea di trovare nuove strategie. Sarà questo il mood anche in vista dello Spezia: Vandeputte più spostato da mezzala, Vazquez più laterale, un mercato che nel complesso ha soddisfatto. “Ma non siamo forti a parole, dobbiamo diventarli nei fatti” chiosa. Modena, Pisa, Palermo e Sampdoria le formazioni che hanno fatto il mercato migliore secondo il tecnico, che resta favorito d’obbligo dopo la finale dell’anno scorso: “Mi piace sentirmici, ma non esasperando la cosa. Sono rimasto volentieri a Cremona perché voglio migliorare il quarto posto e ci credo, dobbiamo solo riprendere il discorso interrotto“.
