Dopo i tre giorni di riposo concessi alla squadra, Luca D’Angelo è tornato nella sua Pescara per concedersi un po’ di riposo in famiglia e ora si gode il momento. Perché i suoi numeri sono tutt’altro che banali e il suo Spezia sta dando segnali forti. In Europa in pochissimi non hanno ancora mai perso, almeno nelle seconde serie: lo Sheffield in Inghilterra, in tre in Zweite, la Juve in A. Una strada importante, se si pensa che il distacco sul Pisa deriva da una vittoria a tavolino dei nerazzurri e da due gol recuperati alla prima giornata.
Tutta una questione di difesa
Il Secolo XIX, nell’analizzare il momento, fa riferimento a quella che è stata la tesi di laurea a Coverciano del tecnico, basata sulla fase difensiva. E infatti è proprio lì che si è costruita la nuova vita dello Spezia. Le sette reti incassate sono la miglior retroguardia insieme al Palermo, ha un Bertola che sta letteralmente esplodendo e sta recuperando al meglio Wisniewski. Prossimo appuntamento a Salerno, dove ritroverà l’ex compagno di corso Martusciello, già incrociato in Coppa Italia. Se passerà indenne riuscirà a superare anche Vincenzo Italiano, ma infanto il feeling con i tifosi è già qualcosa di eccezionale, visto anche il coro tributato alla fine al tecnico.
