9 Ottobre 2024 - 12:27

Spalletti “spezzino” doc: alcuni racconti dei suoi ex compagni

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Nel libro “Luciano Spalletti… dalla Spezia” scritto da Andrea Catalani e pubblicato dalla casa editrice spezzina Il Filo di Arianna, ci sono molti aneddoti dell’attuale CT dell’Italia di quando vestiva la maglia dello Spezia da calciatore. «Un bravo ragazzo, una bellissima persona, un gran fisico, generoso in campo, ma se avesse coltivato anche i dettagli fuori dal rettangolo di gioco avrebbe raggiunto altri livelli. E anche nello Spezia forse non è mai stato titolare al 100%». Parole di Sergio Carpanesi, storico allenatore degli aquilotti. Come scrive La Nazione, nei quattro anni che Spalletti trascorse da calciatore a Spezia (dal 1986 al 1990), è riuscito a ritagliarsi uno spazio speciale nel cuore dei tifosi e pure in quello di tanti compagni di squadra e amici spezzini, che hanno voluto raccontare a Catalani aneddoti, ma anche spiegare molti “perché” del tecnico che, nella sua brillante carriera sulle panchine, ha portato a Napoli il terzo scudetto.

Tanti aneddoti

Come Alberto Boggio che con Marco Guerra smontò il letto di Sergio Borgo e Spalletti, per rispondere ad un gavettone del giorno prima. «Capiva già allora di giocatori e tattiche – aggiunge Boggio – Dopo le partite, sul pullman, le sue analisi colpivano». Proprio Borgo lo ricorda molto umile. «Non aveva ancora giocatori a quei livelli (in C1), ma aveva voglia di migliorarsi. Si dilungava a fine allenamento per fare gli addominali. Era un giocatore universale e non aveva paura». Al centro della difesa, in quegli anni, c’era pure Mirko Brilli. «Dopo un compleanno a casa sua, gli ci vollero dei giorni per rimettere tutto a posto. Sarà stato perché ancora molto impegnato nell’azienda di famiglia, faceva avanti e indietro con Castelfiorentino. Ma in campo dava tutto». Anche Sergio Ferretti è voluto intervenire nel libro che parla di Luciano Spalletti, ricordando che in campo correva per tutti, lui compreso, ma non avrebbe mai pensato di vederlo allenare, perché i più portati erano Brilli e Pillon. Maurizio Rollandi è stato protagonista nel 1989/90 della “quasi promozione” in Serie B. «”Lusciano”, detto alla toscana, faceva spogliatoio e si spingeva anche oltre, con tutte quelle serate a inaugurare coi tifosi un nuovo club e a simpatizzare con gli ultras. Però, come trainer, avrei visto più Ferretti». Francesco Siviero, anche lui come Spalletti sposato con una spezzina, non dimentica quando «Luciano, all’insaputa del mister, andò a prendere lezioni di tennis per migliorare lo scatto nel breve che gli riusciva un po’ ostico, viste le sue lunghe leve. Era un perfezionista e lo è ancora». E con Andrea Telesio che ricorda le notti in discoteca di Luciano, a cui veniva comunque tutto perdonato perché in campo era irresistibile. Nel volume di Catalani anche le testimonianze di suoi molti ex compagni ed amici. 

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