18 Ottobre 2024 - 09:24

Vignali: “A Salerno con la testa libera, c’è una convinzione diversa”

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Il difensore dello Spezia Luca Vignali è stato ospite della trasmissione Voglia di Spezia su Tele Liguria Sud, affrontando i vari temi dell’inizio della stagione, del lavoro nella sosta e del campionato di B. Ecco alcuni degli estratti delle sue considerazioni. 

Le parole di Vignali

Sull’appartenenza: “Qualche parentesi in giro per l’Italia l’ho fatta, ma poi torno sempre qua. Ora spero di rimanere a lungo. La mia scelta di tornare è stata molto d’istinto e di cuore: lo Spezia era penultimo e il Como secondo, ma ho voluto fare questa scelta sperando di poter dare una mano e spero di averlo fatto insieme a tutti gli altri nuovi arrivati. Dalla partita col Pisa abbiamo creato un’unione che ci ha portati a finire in crescendo. Con la salvezza ottenuta abbiamo ottenuto le basi per iniziare la nuova stagione”.  

Sul campionato: “Se guardiamo la classifica ora ci accorgiamo che non c’è tanta differenza fra le squadre. Sarà lunghissima, ci godiamo il secondo posto e le belle partite fatte finora, ma dobbiamo avere la testa libera. Ci sono squadre come Cremonese e Sassuolo che hanno rose importanti, il Pisa è forte, ma noi ce la siamo giocata con tutte loro e abbiamo dato un bel segnale di compattezza”.

Sulle vittorie: “Con Carrarese e Reggiana i valori in campo sono stati azzerati dal calore della partita. Le due vittorie sono state pesantissime e questo ha creato ulteriore unione con i tifosi che l’anno scorso è un po’ mancata. Il Picco sa dare una spinta incredibile, con tantissimi spettatori. La sentiamo sempre e cerchiamo di tenercela stretta. Anche in trasferta si fanno sentire e la presenza forte dà qualcosa in più in campo”.

Su Maggiore e Verde ex sabato: “Giulio è un amico, siamo cresciuti insieme e abbiamo condiviso tante gioie dentro e fuori dal campo. Abbiamo un rapporto oltre lo spogliatoio e farà uno strano effetto dall’altra parte, come con Bastoni. Ho giocato tanto anche con Daniele: uno dei più grandi talenti passati da qui, ha una qualità sopraffina e penso sia sempre meglio di averlo come compagno che come avversario (ride n.d.r.)”.

Sull’approccio: “Al di là dei meriti enormi dell’allenatore, che ci ha sempre tenuto concentrati e tranquilli sull’obiettivo, siamo stati bravi a unirci e capire cosa serviva veramente per salvarci. Siamo stati più “sporchi”, meno belli e più concreti e convinti in zona gol e quando si difende. E questo ce lo siamo tenuti, ora fa parte della nostra identità: non possiamo approcciare le partite senza intensità e voglia di lottare sui palloni, darci una mano tutti insieme anche sacrificandosi. Questo fa la differenza”. 

Sul gruppo: “Mi piace tanto stare con i ragazzi più giovani, ho un grande rapporto con Bandinelli, Falcinelli e Cassata, che già conoscevo da prima. Siamo i più esperti e diamo loro consigli, aiutandoli nella crescita e nella maturazione”.

Sul Como: “È stata una bella esperienza, era una squadra neopromossa quando sono arrivato e mi sono trovato subito bene. Ero in un gruppo con tanto entusiasmo, avevano appena ritrovato la promozione e mi ricordava lo Spezia appena approdato in A. Mi sono legato molto con tutti i ragazzi e siamo rimasti molto amici. Spero di aver contribuito a creare qualcosa che ha portato alla promozione dell’anno scorso”.

Sul ruolo: “Ne ho fatti tanti, ma forse saperli fare è anche un vantaggio. Posso coprire tante zone del campo e penso che chi ha la fortuna di sapersi adattare debba farlo al meglio. Sono nato mezzala, poi terzino, ora faccio il quinto e ogni tanto sono tornato anche a giocare a centrocampo. L’importante è affrontare tutto con la mentalità giusta. I gol? Speriamo”.

Sui calci piazzati implacabili: “Abbiamo una convinzione diversa, che è quello che ci chiede D’Angelo quando le proviamo. Ci chiede di andare convinti sulla zona e se arriva la palla lì dobbiamo essere pronti, lo stesso vale sulle ribattute. Se in settimana si prova questo, poi ci se lo ritrova. E poi Esposito calcia in maniera fantastica”.

Sulla Salernitana: “Due mesi fa eravamo tutti in fase di rodaggio. Hanno cambiato tanti giocatori, preso calciatori di qualità e categoria e sono una squadra molto forte. Hanno cominciato con qualche difficoltà, ma ora sono in crescita ed esprime un bel gioco. Sarà una bella partita, noi avremo le nostre idee e la nostra intensità: proveremo a giocarcela sperando di fare una vittoria fuori casa. Non perdere è importante, ma sarebbe anche importante vincere. Ma all’Arechi è sempre insidiosa”.

Sulla lucidità: “La condizione atletica è di pari passo con quella mentale. È molto importante arrivare con la testa migliore negli ultimi minuti. Il mix giusto è quello che fa vincere le partite anche negli ultimi minuti. In allenamento c’è tanta concorrenza e i cinque cambi possono fare la differenza. Piace a tutti stare in alto, la bravura deve essere non pensare di essere più forti degli altri. Il mister è molto bravo a tenerci con i piedi per terra pur con la giusta motivazione ed entusiasmo”. 

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