Ha conosciuto da vicino Rino Gattuso ai tempi del Perugia, lui difensore e Gennaro centrocampista. Gianluca Atzori è anche ex tecnico dello Spezia, seppur in una parentesi tutt’altro che fruttuosa di poco più di un mese. L’ex difensore subentrò infatti a Serena nel 2013 e fu sollevato dall’incarico dopo un terribile 0-6 casalingo contro il Novara. Per inquadrare i temi di Napoli-Spezia di Coppa Italia, Atzori è stato raggiunto da Il Secolo XIX, raccontando il tecnico partenopeo. Dopo la sconfitta in campionato contro l’Hellas Verona, si è parlato anche di un possibile addio fra le parti. Uno spirito indomito già da calciatore, “che picchiava tutti in allenamento e non si fermava mai“. Un ragazzo grintoso e inarrestabile, una forza della natura anche in campo durante le partite.
Anche in panchina, Rino ha mantenuto la sua verve, che fa parte del suo bagaglio personale. Secondo l’allenatore, nonostante la flessione della Supercoppa e del campionato non mollerà e saprà farsi comunque valere. “Lo Spezia dovrà stare attento alla voglia di riscatto che gli azzurri metteranno in campo. Ma Italiano merita tanti complimenti per ciò che sta facendo, dimostrando di poter stare in A” le sue parole. Non può mancare l’analisi del progetto aquilotto, con l’evidente impronta del tecnico e la forza espressa dal gruppo. “Non ho mai avuto dubbi che lo Spezia l’anno scorso potesse centrare la promozione: si percepiva. L’ambizione della proprietà e la giusta alchimia si percepivano nitidamente e hanno permesso alla squadra di fare il salto di qualità” conclude.
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LE CONDIZIONI DEGLI INFORTUNATI IN CASA SPEZIA