L’attaccante dell’Under 21 Pio Esposito, a margine del pareggio per 2-2 contro la Francia in amichevole, ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito ufficiale della FIGC, anche in previsione della seconda sfida con l’Ucraina al Picco. L’attaccante dello Spezia, che giocherà per una storica prima volta in azzurro nel suo campo di casa, ha parlato del suo momento personale in vista dell’importante appuntamento. I 6 gol stagionali fanno del classe 2005 uno dei migliori del campionato cadetto, con un occhio a un futuro radioso. In più, insieme ai fratelli, ha inaugurato il “suo” campetto nella zona del quartiere Cicerone a Castellammare. Ecco le sue considerazioni.
Le parole di Pio Esposito
Sulla Nazionale e la stagione: “La gara con la Francia è stata difficile, contro un avversario molto forte. Abbiamo giocato a viso aperto, mostrando anche noi un ottimo livello. Mi godo il momento, iniziare meglio di così sarebbe stato difficile. Ma non smetto di lavorare ogni giorno”.
Sul campetto rinnovato: “L’ho vissuta in videochiamata con mia cugina, non mi sono perso un momento e mi sono commosso anche a distanza. Vedere tutta la gente, i familiari, tutti lì è stato bellissimo. Abbiamo lanciato il messaggio che non bisogna mai dimenticare le proprie origini. In quei luoghi abbiamo imparato tanto: ideali, amicizia, rispetto. Ho imparato molto giocando con i più grandi. Salvatore e Sebastiano mi hanno dato tanti consigli, soprattutto quando le cose non andavano”.
Sulla vittoria di Castellammare: “Segnare lì è stata un’emozione stranissima e per un attimo ho fatto fatica a capire cosa stesse succedendo. Ho sentito grande gioia dentro di me, ma ho percepito il gelo dello stadio. Per uno come me che piangeva quando la Juve Stabia perdeva è stato quasi farsi male da soli: per me era la prima volta al Menti, Salvatore ci aveva giocato ma a porte chiuse. Siamo stati felicissimi dell’accoglienza, hanno capito tutti che in campo siamo professionisti”.
Sui compagni Candelari e Bertola in azzurro: “Sono contento che Nicolò sia con me in Azzurro e anche per Candelari che sta trovando spazio in U20. Ha grandi potenzialità. Le cose a Spezia stanno andando bene e quindi è più facile esprimersi per i singoli e per la squadra. Lo scorso anno facevamo fatica, quest’anno abbiamo iniziato meglio”.
Sulla prossima amichevole al Picco: “Sarà un’altra grande emozione, strana ma bellissima perché lo Spezia è la città delle prime volte. Mi ci sono affezionato tantissimo perché è la mia prima squadra fra i professionisti, dove ho preso la patente e anche quella in cui ho vissuto la prima volta da solo. Non vediamo l’ora di tornare a giocare con la gente in curva.