Lo Spezia è una macchina perfetta di combinazioni, un cocktail letale di espressioni. Lo scrive La Nazione oggi in edicola, spiegando come la squadra di D’Angelo stia sempre più divenendo un “caso” da studiare. L’affiatamento del gruppo e la compattezza oltre alla continuità di guida tecnica stanno facendo la differenza: Hristov, Wiśniewski e non solo sono tornati su livelli da A, i fratelli Esposito hanno svoltato.
On fire
Per Pio 50esima presenza in B con tanto di gol e assist, seconda piazza nella classifica cannonieri (senza rigori), con il sogno Serie A. Come scrive il quotidiano, con o senza Aquile la vedrà comunque. La crescita è sotto gli occhi di tutti: sa calciare con entrambi i piedi, di testa è implacabile. Con lui il fido fratello Salvatore, tutto idee e geometrie, ancor di più con un bodyguard ai lati: Cassata lo è stato domenica, ma anche Degli Innocenti, Nagy e Bandinelli hanno fatto da ottimi scudieri. Tutto il gruppo, in generale, non è semplice comprimario ma ognuno fa la sua parte: Čolak una piacevole realtà, Mateju perfetto negli anticipi, Gori in grado di dare serenità fra i pali. Lo diciamo sempre che il segreto è il gruppo, ma mai come stavolta è reale.
COLAZIONE DA TINFENA: SQUADRA SEMPRE PIÙ CON LA S MAIUSCOLA
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