Al termine della partita tra Napoli e Spezia (VOTATE I VOSTRI MIGLIORI IN CAMPO), il tecnico Gennaro Gattuso ha parlato ai microfoni di Rai Sport. Queste le parole dell’allenatore degli azzurri.
Sulla gara: “Nei primi 45′ abbiamo fatto bene. Devono recuperare la condizione Osimhen e Mertens, che hanno avuto diversi problemi. Sono due giocatori che stanno giocando al 30% e noi abbiamo il dovere di ritrovarli. Nel primo tempo abbiamo fatto cose meravigliose. Il precedente con lo Spezia? In campionato avevamo creato tanto senza riuscire a segnare, oggi lo abbiamo fatto. Abbiamo delle difficoltà e lo sappiamo, dobbiamo stare tranquilli e lavorare”.
Sulle voci sulla panchina in bilico: “Sono un professionista, non ho bisogno della fiducia. Sistematicamente si parla delle mie dimissioni, ma io non mi dimetto. Non capisco perché mi venga sempre chiesto. Io butto il sangue dalla mattina alla sera, vengo giudicato dai risultati. Sono qui, faccio il mio lavoro e i risultati parleranno per me”.
Sugli obiettivi: “Dobbiamo arrivare tra le prime quattro. Nessuno parla delle assenze, ma va bene. Ci mancano dei giocatori in attacco, senza nulla togliere a chi c’è stato e ha fatto bene”.
Sulla gestione della partita: “Nel primo tempo abbiamo fatto bene, nel secondo dovevamo sfruttare le seconde palle con Osimhen. E’ subentrata la stanchezza e siamo diventata una squadra con tre blocchi separati. Modulo? In fase di possesso eravamo 4-3-3, in fase di non possesso una nostra mezzala usciva su Ricci. Lo Spezia palleggia bene ma sa anche andare in verticale, serviva attenzione”.
Ancora sulle critiche: “Ripeto, mi giudicherà il mio lavoro. Siamo in semifinale di Coppa Italia, siamo nei primi posti in campionato. So che è difficile vincere qui a Napoli, ma non sono uno che si deprime. Penso a far rendere al meglio la squadra, poi nei risultati ci sono alti e bassi e quello che vediamo in Europa lo dimostra. Un allenatore è sempre in discussione, ma certe cose che sento mi sembrano eccessive. Mi aspettavo di parlare della quarta semifinale in quattro anni, invece interessano altre notizie”.