6 Dicembre 2024 - 15:30

D’Angelo: “Guardiamo avanti. Cittadella? La classifica non conta”

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A due giorni da Spezia-Cittadella, il tecnico delle Aquile Luca D’Angelo ha preso la parola in conferenza stampa per presentare la sfida contro i veneti. L’allenatore ha parlato del lavoro della settimana da parte della squadra, che ha subito resettato dopo la sconfitta contro il Palermo e ha inquadrato la prossima gara. Ecco le sue considerazioni.

Le parole di D’Angelo

Sulla settimana: “Non ho la presunzione di dire che nessuno può metterci in difficoltà, non la avevo nemmeno prima. Abbiamo vissuto la settimana come le altre, studiando ciò che posiamo fare di diverso soprattutto nella prima mezz’ora. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ma ora ci siamo messi alle spalle il Palermo e ci siamo allenati bene. Abbiamo sofferto i calci piazzati, ma non sono sorpreso visto che avevamo di fronte un avversario molto forte. Il Palermo ha capitalizzato bene le occasioni a sua disposizione”.

Sul match col Cittadella: “Sempre complicato affrontarlo, non inciderà la gara fatta al Barbera. Ci aspetta una grande partita da fare, la classifica non conta niente e non c’è mai disparità ampia come in altre categoria. Il Cittadella fa un calcio propositivo, non ti aspetta e dovremo essere bravi a limitare le qualità, metterlo in difficoltà sui difetti. Ci siamo allenati su questo, ora dobbiamo metterlo in pratica. Giocheremo con le nostre caratteristiche ma senza snaturarci. La fisicità è la nostra forza, abbiamo calciatori che mettono in risalto le qualità tecniche ma è fondamentale il gioco di squadra. C’è bisogno di chi è titolare e di chi subentra”.

Sulle scelte: “Pio sta bene, ma anche gli altri e soprattutto non ha il posto assicurato. Abbiamo cinque attaccanti e vario in base ad avversario e stato di forma. Colak è fra coloro che fa meglio in allenamento, ho sempre l’idea di metterlo dentro. L’altro giorno volevo inserirlo ma lo stop di Vignali mi ha costretto a fare altre scelte. Domenica potrà giocare dall’inizio o a gara in corso. Candelari? Sta bene, a Palermo è entrato col piglio giusto. Sono soddisfatto anche della mezz’ora di Bandinelli. Entrambi possono giocare subito o dopo. Gli esterni stanno tutti bene, tranne Vignali. Per noi è ovviamente positivo perché è un ruolo dispendioso e non semplice. Avere tre elementi più Mateju è positivo“. 

Sul dualismo in porta: “Il ballottaggio Gori-Sarr? Preoccupa più loro che me, è più difficile per chi sceglie e per chi deve essere scelto. Fa parte del mio lavoro guardare chi sta meglio sperando di sbagliare il meno possibile”.

Sul Picco e ultima senza Ferrovia: “C’è tanta voglia di rivedere lo stadio al completo, mi auguro che con il Mantova sia così. Penso sia molto importante avere tante persone alle spalle della porta avversaria, abbiamo due curve che spingono tanto. Con la mente e il cuore sono dalla parte degli operai, ma purtroppo non li posso aiutare (ride n.d.r.)”.

Sul campionato: “Mancano alcune partite al giro di boa e poi ci sarà tutto il ritorno. Penso all’obiettivo, prima di tutto: il Sassuolo è molto forte, allenato bene. Magari non avrà un grande fattore campo, ma anche per loro non sarà facile vincere il campionato. Sono quelli con più possibilità anche se forse un po’ si esagera: non credo vinceranno con semplicità. Sono favoriti ma non penso faranno come la Juventus”.

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