Dopo il ‘no’ del TAR alla trasferta di Genova, non si è fatta attendere una nuova risposta dai tifosi spezzini, delusi e amareggiati per il provvedimento. Ai microfoni de La Nazione, i sostenitori aquilotti hanno espresso tutto il loro malumore, a partire da Gabriele Pierini dei Belini Frizzanti, autore del ricorso: “Mai successo nulla di eclatante fra noi e la Sampdoria. Se si ha paura di non saper gestire i doriani qualora la gara andasse male facciamo giocare a porte chiuse, se si temono 1.500 persone allora come può Genova gestire eventi con molto più pubblico?“. Fa eco anche l’avvocato Massimo Lombardi, che da subito si era espresso e ribadisce: “Non trovo fondamento giuridico nella decisione, così si crea un precedente pericoloso. Se passa il concetto di vietare le trasferte quando due squadre non si amano è la fine del calcio” dice.
Rabbia e sdegno
In generale, è tutto il tenore dei tifosi ad essere simile: si va dalla rabbia e dall’idea che il divieto sia inaccettabile, soprattutto con le misure di sicurezza già applicate in questi anni. “Una decisione assurda, per una città che ha ospitato le massime tifoserie italiane ed estere” si legge, oltre all’opinione unanime che situazioni come questa siano un fallimento della tessera del tifoso.
IL CLUB FUORI DI SPEZIA CI SARÀ: “MA NIENTE BANDIERE E VESSILLI”