Il 2024 della Primavera si è già concluso. E purtroppo per la squadra di Claudio Terzi è arrivata una sconfitta prima del Natale, con il rovescio di Perugia. Un KO che vede i bianchi uscire momentaneamente dalla zona play-off che conduce verso la categoria successiva. Un peccato, visto che i giovani aquilotti erano partiti decisamente bene in stagione anche segnando molto. Lo Spezia ha inanellato sei successi e due pareggi, ma anche cinque sconfitte. Un totale di 20 punti, insieme a Pisa, Ascoli e Ternana, in un gruppone lì a ridosso della zona “colorata” che consente di restare agganciati alla post-season.
Cosa va
Le note positive sono da ricondursi al reparto offensivo, che sta mostrando elementi interessanti. Al netto di Di Giorgio, miglior marcatore con 6 reti ma che potrebbe partire a gennaio, le note più liete sono Franchetti Rosada e anche Ferrazza fra gli attaccanti. Con loro l’esperienza di Fontanarosa, che ha prodotto 21 reti in 13 gare. Fra i giovani da attenzionare, oltre ai già citati, anche Insignito ed Ebano, ormai stabilmente nel giro delle nazionali di categoria. L’apporto, da qualche uscita a questa parte, di Djankpata dalla formazione di D’Angelo può essere un valore aggiunto.
Cosa non va
Da migliorare c’è sicuramente la tenuta mentale nella ripresa. Perché se con la Salernitana il forcing finale ha premiato gli aquilotti, in altre situazioni la seconda parte di gara è costata cara. Questo è successo contro il Benevento (da 1-0 a 1-2), contro il Cosenza (0-2 con entrambe le reti una volta riemersi dagli spogliatoi) e con il Pisa (allo stesso modo). Un tema su cui il tecnico sta puntando molto, anche perché i punti persi cominciano a pesare nell’economia di una squadra che – rosa e risultati alla mano – ha tutte le carte in regola per puntare ai primi cinque posti.