La moviola: male Arena, insicuro e incoerente. Dubbi sul gol ospite

A conti fatti non si può dire che Spezia-Mantova sia stata la miglior partita di Ruben Arena. L’arbitro campano non ci mette solo un po’ a ingranare, ma fa scelte che finiscono per scontentare tutti: se da un lato sembra esserci tutta l’espulsione di Brignani (due falli entrambi ingenui) è il metro adottato che lascia molto a desiderare e che manda su tutte le furie Possanzini (espulso). Male la gestione delle ammonizioni: subìto cartellini a raffica, poi li tiene nel taschino. Lascia perplessi anche la valutazione sulla rete del Mantova: prima del lancio che propizia Debenedetti, c’è un’azione potenzialmente irregolare su Čolak, dalla quale parte l’azione successiva. Corretto il fuorigioco di Pio Esposito (seppur infinitesimale), ma nel complesso il direttore di gara non dà la sensazione di riuscire a tenere gli animi e la partita. Troppi falli fischiati, qualcuno invertito, mentre a fare arrabbiare i biancorossi è anche il calcio d’angolo da è scaturito il possibile pari di Pio Esposito, giudicato inesistente. Scopriamo l’analisi sui vari quotidiani.

La moviola di Spezia-Mantova

Per i nazionali la prova del fischietto è insufficiente. Sul Corriere Dello Sport il voto è 5, così come su Tuttosport. La votazione risale leggermente su La Gazzetta Dello Sport, ma il 5,5 non basta per la sufficienza. Sui locali, invece, arriva un netto 5 anche da La Nazione, che evidenzia la direzione di gara farraginosa: “Restano dubbi sull’azione del gol del Mantova per l’intervento su Čolak, espulsione sacrosanta ma non è coerente con le ammonizioni“. Ancor più duro il 4 de Il Secolo XIX: “Generoso nei provvedimenti disciplinari, tollerante con le perdite di tempo, influisce negativamente sulla partita. Manca di autorevolezza e alla fine scontenta tutti evidenziando insicurezza. Ciò che è più grave: cambia spesso il metro di misura, disorientando i calciatori. Già bocciato contro il Bari, la B gli sta larga“.