Il Secolo XIX offre un’analisi tattica di Carrarese-Spezia,a analizzando i punti nevralgici della netta vittoria dei bianchi. Il 3-4-2-1 di Calabro, all’occorrenza 5-4-1, paga dazio contro il solido 3-5-2 del collega D’Angelo. Il rientro in mezzo al campo di S. Esposito permette una regia accurata in collaborazione con Nagy, bilanciandosi a vicenda, con Degli Innocenti che affonda più avanti. Kouda, schierato trequartista quasi a sorpresa, si muove attorno alla punta Pio Esposito.
La vince sulle fasce
Lo Spezia sfonda spesso sulle fasce laterali e contiene bene con i tre centrali (e il jolly Vignali) le sortite dei tre avanti di casa. Proprio la catena di destra è quella determinante nel primo gol, ma anche in mezzo al campo la Carrarese va in difficoltà con Cherubini e Shpendi troppo offensivi. Lo Spezia ne approfitta e trova quasi sempre la superiorità in mediana, dominando anche le seconde palle. Nella ripresa a nulla vale il passaggio di Calabro al 4-3-3, lo Spezia la chiude e approfitta.
Teorico e scaramantico