A margine della presentazione ufficiale di Gianluca Lapadula, il DS aquilotto Stefano Melissano ha fatto il punto sul calciomercato invernale appena concluso (qui tutte le operazioni), parlando dei movimenti fatti e delle situazioni ancora da risolvere prima della fine della stagione, su tutte quella di Bertola. Ecco tutte le sue dichiarazioni.
Le parole di Melissano
Sul momento: “Siamo partiti dall’idea nata dall’anno scorso di creare una mentalità rendendo orgogliosa la piazza. Abbiamo deciso di mantenerci focalizzati sul presente e sulla gara col Palermo, per rimanere concentrati. La nostra forza e la nostra idea sono quelle di dare tutto: le altre si sono rinforzate ma non abbiamo mai guardato altrove, né alla classifica. Sono orgoglioso di essere il direttore di questa squadra e di questa gente. Togliendo l’io e aggiungendo il noi abbiamo ottenuto questi risultati e oggi devo ringraziare ogni singolo componente. Ognuno incide”.
Sul mercato: “Non volevo toccare questa squadra, se si cambia è perché qualcosa non funziona. Nessuno ha chiesto di andare via, anche chi ha giocato meno: ero convinto che tutti volessero restare, perché non sono voluti andare via nemmeno quando rischiavamo la C. Siamo giusti così e a Carrara abbiamo avuto la dimostrazione: Vignali può giocare dietro, Benvenuto e Giorgeschi meritano fiducia e avranno un’opportunità. Abbiamo sostituito Sarr e poi abbiamo colto l’occasione Lapadula quando si è presentata”.
Su Bertola: “Non c’è mai stato un vero interessamento, solo qualche chiacchiera. Non sappiamo cosa succederà in questi giorni, ma non sarà un problema perché tuteliamo innanzitutto il progetto tecnico. Lui sarebbe comunque rimasto anche se qualcuno lo avesse comprato, togliere un giocatore da questo gruppo non era facile. Ci sono ancora discorsi in atto: il rischio di perderlo c’è, ma prima di tutto c’è il progetto tecnico”.
Sul viatico: “Il percorso è partito un anno fa, in estate abbiamo rivisto qualcosa in sintonia con l’allenatore. La condivisione delle idee è la nostra forza, non ci nascondiamo dietro agli errori fatti. Abbiamo preso prima uomini che calciatori, nel nostro gruppo ci vogliono valori e nessuno può incrinare l’equilibrio”.
Su Lapadula: “È qualcosa nato ai primi di gennaio, gli avevo buttato lì l’idea. Poi gli ho girato dei video della Curva Ferrovia, gli ho detto di venire e far esplodere il Picco e lui ha risposto “Io ci sono“. Ha avuto offerte anche molto importanti da due formazioni di A, ma non vedeva l’ora di giocare col Cittadella: ha voluto fortemente lo Spezia, è ‘caldo’ come me. Lo ringrazio perché ha fatto uno sforzo, così come il Cagliari e il presidente Giulini e il DS Bonato”.
Sulla nuova proprietà: “Io prendo decisioni tecniche e discuto con l’AD Gazzoli. I passaggi più in alto non li conosco, io penso alla squadra, all’allenatore e ad aiutare un gruppo straordinario. Sopra non so cosa succeda, il mio riferimento è Gazzoli, con cui parlo tutto il giorno. Poi da lui arriva l’ok per procedere. Ci deve essere un cambio societario ma il bene dello Spezia è il pensare di partita in partita, poi le cose si sistemeranno, anche per il mio rinnovo. Qui ai ragazzi non manca nulla, noi siamo tutti sereni e non c’è mai stata paura”.